Autore Redazione
venerdì
19 Settembre 2025
10:40
Condividi
Cronaca - Novi Ligure

Agricoltore 83enne morto, Federacma: “Servono controlli e formazione”

Agricoltore 83enne morto, Federacma: “Servono controlli e formazione”

CANTALUPO LIGURE – Ancora una tragedia legata al ribaltamento di un trattore nelle campagne piemontesi. Un uomo di 83 anni è stato ritrovato privo di vita in un bosco a Cantalupo Ligure, in provincia di Alessandria, accanto al suo trattore finito lungo una china scoscesa. A dare l’allarme è stata la moglie, preoccupata per il mancato rientro a cena. Le ricerche, condotte da Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile AIB, si sono concluse nella notte con il drammatico ritrovamento.

Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, “esprime cordoglio alla famiglia e sottolinea con preoccupazione come quello di Cantalupo Ligure sia il terzo decesso per ribaltamento di trattore registrato in Piemonte negli ultimi mesi: a giugno hanno perso la vita un 71enne ad Arola, nel Verbano, e un 60enne a Montechiaro d’Acqui, sempre nell’Alessandrino“.

“Ci troviamo di fronte a una scia di sangue inaccettabile – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma. Ogni settimana si ripete lo stesso copione: un trattore si ribalta, un uomo resta schiacciato, spesso senza alcun testimone né possibilità di soccorso tempestivo. E tutto questo accade mentre la legge sulla revisione dei mezzi agricoli è bloccata da dieci anni, in attesa di un decreto attuativo che non arriva mai”.

Secondo i dati INAIL, il ribaltamento dei trattori, con circa 100 decessi l’anno, è la prima causa di morte sul lavoro in agricoltura. Mezzi vecchi, sprovvisti di rollbar o cinture di sicurezza, utilizzati in solitudine su terreni difficili e in pendenza, continuano a rappresentare un rischio mortale quotidiano per migliaia di agricoltori.

“La sicurezza non può essere affidata alla buona sorte – prosegue Borio. Serve una rete capillare di controlli, formazione, assistenza tecnica e un piano per l’adeguamento dei mezzi più obsoleti. Federacma è pronta a collaborare, ma il Governo deve assumersi la responsabilità politica di sbloccare una situazione che sta costando vite umane”.

Federacma rinnova l’appello alle Istituzioni affinché la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli diventi finalmente operativa e invita tutte le parti sociali a fare fronte comune per porre fine a una strage silenziosa che sta colpendo l’agricoltura italiana, dalle Alpi agli Appennini.

Condividi