Autore Redazione
venerdì
26 Settembre 2025
10:04
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Cronaca - Alessandria

Comitato Stop Solvay sempre più deluso: “Altro rinvio tattico dopo l’ultima conferenza servizi”

Comitato Stop Solvay sempre più deluso: “Altro rinvio tattico dopo l’ultima conferenza servizi”

ALESSANDRIA – La delusione del Comitato Stop Solvay è “profonda dopo che giovedì 25 settembre la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) a Solvay, oggi Syensqo, ha prodotto un nuovo sostanziale rinvio. “Esprimiamo una profonda delusione per l’inerzia mostrata dagli enti preposti, che continuano a posticipare una decisione cruciale per la salute e la sicurezza del nostro territorio. Ma questo risultato non è una sorpresa per noi. Questo continuo procrastinare rafforza la nostra convinzione che non si tratti di una mera lentezza burocratica, ma di una vera e propria strategia per guadagnare tempo. Nel frattempo, l’azienda continua a produrre con un’AIA scaduta da anni, nonostante una condanna per disastro ambientale e un nuovo processo penale in corso”.

La preoccupazione del comitato è che “questi continui rallentamenti (si pensi che la prima riunione per il rinnovo dell’Autorizzazione Ambientale risale al 2022) siano una tattica per arrivare al 2026, anno cruciale a livello europeo per la probabile messa al bando di alcune sostanze della classe dei PFAS, inquinanti che il polo chimico di Spinetta Marengo continua a immettere nell’ambiente“.

A rincarare la rabbia degli ambientalisti il fatto che, rileva, “una delle prescrizioni ricevute da Solvay per il rilascio dell’autorizzazione a produrre cC6O4 (poi concessa) imponeva che nessuna molecola di inquinante fuoriuscisse dallo stabilimento: un vincolo completamente disatteso, come dimostrato dalle analisi sulla qualità dell’acqua e dell’aria condotte da ARPA. Ci chiediamo perché la Provincia- pur avendo gli strumenti- non abbia ancora emesso una nuova diffida, lasciando che gli sversamenti continuino e la situazione degeneri“. Il Comitato Stop Solvay ha inoltre sottolineato la ritenuta “assenza dell’ASL, ente preposto alla vigilanza sulla salute pubblica. Quando finalmente la terza fase dell’indagine epidemiologica sulla popolazione verrà avviata dal Comune, sarà proprio l’ASL a doversi occupare materialmente di quest’ultima e delicatissima parte. Per questo motivo il suo assenteismo e il silenzio mantenuto negli ultimi anni sull’emergenza sanitaria di Spinetta appaiono ancor più allarmanti e preoccupantiIl tempo è la risorsa su cui Solvay conta, ma è anche il peggior nemico per la salute della popolazione. Rinviare, logorare, aspettare che gli enti si perdano in passaggi burocratici risponde ad interessi molto lontani da quelli della collettività e mette a rischio la salute della nostra comunità e la tutela del nostro territorio”.

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