3 Aprile 2016
03:00
Ricordare dopo 72 anni chi morì per la nostra libertà: domenica la commemorazione alla Benedicta
BOSIO – Sono passati 72 anni da quel 7 aprile del 1944: 97 partigiani furono uccisi alla Benedicta, sull’appennino ligure, nel comune di Bosio. Fu una strage perpetrata dai Bersaglieri del Battaglione San Marco, della Repubblica di Salò, in accordo con i reparti militari tedeschi. Altri cinquanta tentarono di scappare dal rastrellamento dei nazifascisti ma furono trucidati nei dintorni.
Questa domenica 3 aprile tutti quei martiri che sacrificarono la loro vita per la nostra libertà saranno ricordati nella consueta commemorazione organizzata proprio in quei luoghi, nel parco Capanne di Marcarolo. Si comincerà alle 9.30 con la deposizione di tre corone al sacrario, dove sono stati impressi tutti i nomi dei partigiani uccisi, nel punto dove è stata installata una croce (proprio nel punto dove 72 anni fa era stata posizionata la mitragliatrice) e infine alle fosse comuni. A seguire, nel cortile della Benedicta, don Giampiero Armano celebrerà la Santa Messa.
“Il ricordo non deve limitarsi a se stesso” ha detto a Radio Gold il professor Armano, da quest’anno anche presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta “C’è bisogno di memoria, che ci richiama alle responsabilità di resistenza che anche noi oggi abbiamo. Oggi ci sono altre forme di resistenza quantomai importanti. La memoria di quello che è stato deve sollecitare da parte nostra l’impegno a essere resistenti oggi.” Insieme ad Armano concelebrerà anche Padre Ennio Bellocchi, cugino di un partigiano trucidato durante l’Eccidio. Al termine della funzione religiosa il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Piero Fassino terrà l’orazione ufficiale. Oltre a lui interverranno anche Rita Rossa, Presidente della Provincia, Massimo Bisca dell’Anpi provinciale Alessandria e Genova, Stefano Persano, sindaco di Bosio. Sarà presente anche Pasquale Cinefra, Presidente ANPI provinciale.
La banda musicale di Pontedecimo, poi, suonerà l’inno della Benedicta, “Siamo i ribelli della montagna.”
Due le novità di quest’anno: alla vicina Cascina Pizzo sarà inaugurata la mostra “Variazioni in logo”, con le opere grafiche di Gianni Stefanutto, autore del logo che rappresenta il sacrario e dei manifesti. Nel pomeriggio, poi, tutti gli interessati potranno compiere il Sentiero della Pace nel Parco Capanne di Marcarolo, accompagnati dalle guide.
Francesco Conti