3 Ottobre 2025
08:31
Lega contro tensioni in stazione Pro Pal. Roggero: “Pd e 5 Stelle c’è chi aizza anziché condannare”
ALESSANDRIA – La Lega attacca il momento conclusivo della manifestazione di ieri, giovedì 3 ottobre 2025, ad Alessandria, a sostegno di Gaza, davanti alla stazione. Il corteo ha provato a bloccare i binari scontrandosi con le forze dell’ordine. Proprio questa situazione ha determinato l’aspra critica di Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso. “Giovedì sera la nostra città è stata teatro di una manifestazione che nulla ha a che vedere con la democrazia e il diritto di esprimere le proprie idee: in stazione, mentre centinaia di cittadini cercavano semplicemente di rientrare a casa, le forze dell’ordine sono state attaccate da un gruppo di sedicenti manifestanti che tentavano di forzare il cordone di polizia bloccando di fatto mezza città. Il paradosso è che tra i promotori della manifestazione figurava anche “La Casa delle Donne” di Alessandria, struttura comunale sostenuta con fondi pubblici, che dovrebbe essere un luogo di incontro apartitico e inclusivo, non un trampolino per iniziative politiche faziose e divisive. È inaccettabile che spazi nati per unire vengano piegati per alimentare tensioni che nulla hanno a che fare con la nostra comunità: ne chiederemo conto in consiglio comunale“.
“La Lega – ha aggiunto Roggero – è al fianco dei poliziotti, dei carabinieri e di tutti coloro che, facendo silenziosamente e con coscienza il proprio dovere, cercando di arginare una deriva violenta e priva di senso, che ha l’unico risultato di creare problemi ai lavoratori pendolari, agli esercenti, alla stessa incolumità delle forze dell’ordine. Ciò che più preoccupa è anche verificare che autorevoli esponenti del Partito Democratico alessandrino e dei 5 Stelle sembrano sostenere l’estremismo delirante di una parte di questi manifestanti, anziché provare a farli ragionare, e ad affrontare con razionalità e ragionevolezza temi di grande complessità e drammaticità, che non si possono liquidare a colpi di slogan, e tantomeno assaltando stazioni o spaccando vetrine“.