Autore Redazione
lunedì
6 Ottobre 2025
06:26
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Cronaca - Pavia

Carceri, De Fazio (Uilpa): ‘A Pavia prosegue distribuzione preservativi, Dap chiarisca’

Carceri, De Fazio (Uilpa): ‘A Pavia prosegue distribuzione preservativi, Dap chiarisca’

PAVIA – Prosegue la distribuzione di profilattici ai detenuti presso il carcere di Pavia. “Nonostante la comunicazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria presso il carcere pavese proseguirebbe una prassi che appare illegittima, pericolosa, non disciplinata da qualsivoglia direttiva e, soprattutto, all’insaputa del personale di polizia penitenziaria dipendente e, a leggere le dichiarazioni del Dap, degli stessi livelli superiori dell’Amministrazione penitenziaria” segnala Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria.

Non è chiaro – aggiunge – se l’ulteriore consegna di preservativi sarebbe avvenuta a opera e su disposizione della Direzione del penitenziario o, in autonomia, dell’area sanitaria. Certo è che, ove confermato, tutto sarebbe al di fuori da ogni logica”. De Fazio ribadisce come “non ne facciamo una questione morale e non siamo affetti da qualunque forma di pregiudizio”, ma “è di ogni evidenza che se si temono violenze o costrizioni queste vadano prevenute e impedite“. Ove il tema fosse “la privazione della sessualità nei confronti dei reclusi, affrontarla con la distribuzione di preservativi e un invito implicito ad arrangiarsi alla meno peggio sarebbe pura barbarie. Anche perché è chiaro a tutti che non si tratterebbe di tollerare una sessualità ‘libera’, ma una costrizione di fatto all’omosessualità. Tutto ciò in barba anche al diritto all’affettività, per come riconosciuto dalla sentenza n. 10 del 26 gennaio 2024 della Corte Costituzionale” precisa il segretario.

Ciò che ci preoccupa direttamente – sottolinea De Fazio – è l’assenza di qualsiasi disposizione, informazione e misura di profilassi nei confronti degli operatori, in primis quelli del Corpo di penitenziaria che devono sorvegliare i detenuti in ogni attività durante ogni ora del giorno e della notte e che ben potrebbero sorprenderli in attività sessuali in qualche modo autorizzate dalla consegna dei preservativi, così come si pone un tema di smaltimento di quest’ultimi che parimenti non è disciplinato”. Quanto sta accadendo a Pavia “certifica il fallimento delle politiche carcerarie adottate dal ministero della Giustizia e dal dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che si connotano anche per un sostanziale abbandono delle periferie, il quale a sua volta costringe le singole direzioni a improvvisare per come possono”. L’auspicio del segretario generale della Uilpa è che “il ministero e il Dap facciano piena luce sull’intera vicenda, anche, se del caso, disponendo opportuni accertamenti e, soprattutto, impartendo le conseguenziali disposizioni pure per superare evidenti difficoltà gestionali senza le quali, possiamo ragionevolmente supporre, nessuno si sarebbe neppure sognato di distribuire preservativi ai ristretti. Saremmo peraltro felici di essere smentiti, ma anche questa volta temiamo che non potrà essere così”.

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