4 Ottobre 2025
20:22
Anche Alessandria a Roma per la Palestina: “Una protesta che non si vedeva da 20 anni”
ALESSANDRIA – Questa notte è partita anche una delegazione alessandrina verso Roma per aderire alla grande manifestazione pro Palestina e in difesa di chi era sulla Flotilla. “Un milione di persone hanno riempito le strade e le piazze per dire basta al genocidio in Palestina, contro i crimini di guerra e contro la complicità del governo italiano con il criminale Netanyahu – hanno spiegato Laboratorio Sociale, Non Una di Meno-Casa delle Donne TFQ, Coordinamento studentesco e ADL Cobas del capoluogo. Una marea umana che ha travolto e bloccato la città e ha mostrato, in modo inequivocabile, che il tentativo di screditare questo movimento è fallito.
Secondo le associazioni “Meloni e i suoi ministri sono rimasti nudi davanti al Paese: incapaci, inadeguati, complici. Il loro silenzio e le loro menzogne non possono più nascondere la realtà: milioni di persone hanno scelto di non restare spettatrici dell’orrore. Questo governo, smascherato davanti agli occhi del mondo mentre sostiene chi massacra e reprime chi protesta, deve farsi da parte: non può reggere all’urto di un movimento che cresce ogni giorno, nelle strade e nelle coscienze. Non è una minaccia, è una constatazione“.
“Anche noi, realtà sociali di Alessandria, siamo parte di quell’onda. Dopo la giornata storica di ieri, con la manifestazione più partecipata che Alessandria ricordi, siamo partiti con gli occhi e il cuore ancora pieni di quelle immagini. Migliaia di persone in strada, il corteo che devia, prende il cavalcavia, blocca la città. Nessuno si è lasciato intimidire dai manganelli della polizia, che giovedì hanno colpito i manifestanti e le manifestanti mentre cercavano di entrare in stazione e nessuno ha dato credito alle strumentalizzazioni. Lo abbiamo dimostrato il giorno dopo con la città che si è fermata per la Palestina e che ha scelto da che parte stare.
Oggi a Roma quella stessa energia si è moltiplicata. Studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, collettivi, associazioni, comunità migranti, famiglie intere: un popolo che non si piega alle minacce e non accetta più la normalità della guerra.
Quello che abbiamo visto oggi è un movimento globale che torna a riempire le strade, con una forza e una voglia di partecipazione che in Italia non si vedevano da almeno vent’anni. Un movimento che non chiede permesso, che si organizza, che costruisce un’alternativa reale al sistema che uccide, schiaccia, sfrutta e distrugge in nome del potere e del controllo. Da Roma – concludono gli alessandrini – torniamo ad Alessandria con la certezza che questo “weekend lungo” è appena iniziato. Qui e ovunque”.