La lezione impetuosa di Foglietta: “Abbiamo bisogno di amore e di scomodità, perché fa bene”
ALESSANDRIA – Molto più di una attrice. Anna Foglietta, ospite dell’Ottobre Alessandrino, al Teatro Alessandrino, davanti a tante persone, ha restituito amore e anche profondità. Un incontro intenso che ha svelato l’attivismo di una donna di spettacolo che non si arrende alla superficialità dei tempi e che cerca domande per dare ogni volta, “a seconda del momento“, delle risposte. Nel suo colloquio con Luca Ribuoli, uno dei padri del Festival, commosso per un percorso che gli ha permesso di entrare in sintonia con le persone e di ritrovarsi, ha spiegato l’importanza della lotta per la giustizia, rivendicando il ruolo speciale e dirompente assunto dalle persone sulla Flotilla, ma anche i semi piantati in Siria con la sua associazione Every Child is my Child. Foglietta ha raccolto gli applausi di una platea che ha seguito con trasporto le parole impetuose di una attrice che ama “stare scomoda“, perché questo permette di entrare in empatia con le persone e di sentirne l’amore. Oggi, ha concluso leggendo alcune pagine del libro di Agus Morales, “Non siamo rifugiati”,” tutti noi dobbiamo farci domande e combattere per la giustizia” perché un domani i rifugiati potremmo essere noi. Rifugiati, emarginati, perdenti, tutti noi avremo bisogno del prossimo e solo comprendendolo, vestendo i suoi panni sapremo essere umani.
Foglietta ha invitato a lasciare da parte pessimismo e apatia e a muoversi perché ciascuno di noi può dare il proprio contributo.