Autore Redazione
martedì
7 Ottobre 2025
10:48
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Politica - Alessandria

Casa delle Donne, Lega sollecita il sindaco: “Attività politica di parte con i soldi dei contribuenti”

Casa delle Donne, Lega sollecita il sindaco: “Attività politica di parte con i soldi dei contribuenti”

ALESSANDRIA – La Casa delle Donne di Alessandria, attivata due anni fa nella nuova sede di via San Giovanni Bosco, torna d’attualità nel dibattito politico alessandrino. Il gruppo consiliare della Lega ha sottoscritto una interpellanza rivolta al sindaco dove evidenzia “le attività politiche di parte” promosse da un centro comunale “finanziato con i soldi dei cittadini alessandrini”. 

“In democrazia ognuno è libero di esprimere le proprie idee” hanno rimarcato i consiglieri del Carroccio Roggero, Lumiera e Cuttica di Revigliascoma chi fa politica deve farlo con risorse proprie. Se la Casa delle Donne, come emerge dai loro stessi comunicati, sostiene apertamente iniziative a favore di Ilaria Salis, chieda a lei di pagare una sede privata dove poterle promuovere. Il sindaco Abonante ci dica chiaramente cosa intende fare per ristabilire legalità e correttezza nell’utilizzo degli spazi comunali”.

Nell’interpellanza, inoltre, la Lega ha evidenziato come alcune esponenti della Casa delle Donne avrebbero “partecipato a manifestazioni che degenerano anche in scontri con le Forze dell’Ordine — come avvenuto il 2 ottobre davanti alla stazione ferroviaria”, oltre all’utilizzo dei propri canali social per attaccare rappresentanti istituzionali, dirigenti e personale tecnico del Comune. Secondo la Lega, poi, la struttura avrebbe anche sospeso la propria attività ordinaria per aderire a iniziative elettorali a favore di Ilaria Salis, in violazione del regolamento comunale che vieta l’uso dei centri di incontro per finalità politiche.

Per questo motivo il gruppo di minoranza ha chiesto al sindaco Abonante e alla giunta “per quale motivo si consenta lo svolgimento di attività politiche all’interno del centro, in violazione delle norme, quali provvedimenti si intendano adottare per porre fine a tali irregolarità, se si ritenga opportuno verificare i requisiti per la concessione in uso dei locali” e, infine, per quanto tempo ancora i cittadini dovranno tollerare un utilizzo politico di un bene comunale”. 

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