Cronaca - Alessandria

Le imprese della provincia “tengono botta” nonostante il momento difficile: alta la propensione a investire

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si conferma all’insegna della stabilità il trimestre autunnale per le imprese alessandrine. La 204ª Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria indica un quadro sostanzialmente invariato rispetto all’estate, con investimenti e utilizzo degli impianti che restano elevati e in crescita. Gli indici SOP – che misurano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti – restano sotto lo zero, con lievi flessioni per occupazione, produzione e ordini, ma con una redditività in miglioramento e un portafoglio ordini stabile. L’uso della cassa integrazione rimane limitato, seppur in lieve aumento.

Tra i dati più rilevanti: la propensione delle imprese a investire (73%, +2% rispetto allo scorso trimestre) il tasso di utilizzo degli impianti salito al 79%, segno di una tenuta significativa nonostante le incertezze economiche. L’occupazione è prevista stabile dal 79% degli imprenditori, mentre solo l’8% ipotizza ricorso alla cassa integrazione. Nel dettaglio settoriale, il metalmeccanico mostra ancora segnali negativi, mentre il comparto alimentare segna buoni risultati grazie alla stagionalità. La chimica, la gomma e la plastica restano in linea con la media, con indicatori neutri o leggermente negativi. Più dinamico il terziario dei servizi alla produzione, che registra occupazione a +8 e livello di attività a +12, trainando l’analisi complessiva.

I dati sono stati presentati da Gian Paolo Aschero, presidente di Confindustria Alessandria, e dal direttore Renzo Gatti. Aschero ha sottolineato come le imprese mostrino una buona capacità di tenuta, con un clima di fiducia stabile e una forte propensione a investire, pur nel permanere di incertezze di scenario. Il trend locale – ha aggiunto – è in linea con quello regionale e nazionale, dove le grandi imprese prevedono una crescita della produzione ma segnalano un rallentamento della domanda e difficoltà nella reperibilità di manodopera. “Concludiamo quindi questo 2025 – ha ribadito Aschero – con una sostanziale stabilità, che resta un segnale positivo in un contesto economico ancora complesso”.

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