Un cittadino su dieci ha più di 80 anni: il rendiconto sociale Inps racconta una provincia sempre più vecchia
ALESSANDRIA – Su 400 mila persone l’11% ha più di 80 anni. Questo è uno dei dati più significativi sul progressivo invecchiamento della popolazione della provincia di Alessandria, emerso dall’ultimo Rendiconto Sociale dell’Inps sul 2024, presentato questo martedì nella sede di Confindustria Alessandria. “Una tendenza costante e non in reversione” ha evidenziato la direttrice provinciale Inps Emilia Grisi “emersa già nel 2020 e rimasta anche negli anni successivi, nonostante le nuove nascite stimolate dalla popolazione straniera”.
A livello regionale, inoltre, il direttore Inps Piemonte Vincenzo Ciriaco ha sottolineato però alcuni segnali positivi come “il saldo occupazionale, a fronte però di un tasso occupazionale ancora troppo basso rispetto ad altri paesi europei. In particolare emergono difficoltà per le donne, sia quando diventano madri che quando sono in età avanzata, e per i giovani. Da rilevare anche i casi di 50enni espulsi dal mercato perché tanti lavori stanno cambiando. Inoltre l’aumento delle ore di cassintegrazione denota segnali di crisi temporanee di impresa, in un mercato come quello piemontese che comunque ha tenuto”.
Nel suo intervento il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha ringraziato Inps rimarcando “la necessità che ogni Comune ha di adottare strumenti adeguati per leggere dati così da prendere buoni decisioni” e ha auspicato “una analisi che porti al modello redistributivo, la base della crescita occidentale”.
“L’Inps non è solo un ente erogatore di prestazioni ma è un vero e proprio pilastro della coesione sociale e del welfare del sistema Italia” ha detto il presidente della Provincia Luigi Benzi “un punto di riferimento fondamentale per cittadini, lavoratori, pensionati e imprese. L’analisi dei dati è indispensabili per poter rispondere alle esigenze della società e del mondo del lavoro che stanno cambiando molto velocemente, soprattutto per l’evoluzione tecnologica e per la sempre maggiore presenza dell’Intelligenza Artificiale”.
“Il rendiconto sociale 2024” ha rimarcato l’assessora alle Politiche Sociali, Roberta Cazzulo “conferma il ruolo decisivo che Inps svolge, non solo per i servizi che offre ai cittadini, ma anche per le relazioni sociali che genera. Dandoci un quadro completo dell’operosità dell’Istituto, nostro fedele e prezioso alleato, della sua missione e dei risultati ottenuti. Il Rendiconto sociale mette a disposizione delle Istituzioni e degli altri Enti pubblici, delle Parti sociali, degli Istituti di ricerca e di istruzione e dei cittadini, un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto relativamente alle prestazioni erogate e più in generale a tutta una serie di elementi che permettono di valutare la qualità e l’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, i cittadini e le imprese. Un’attività complessa che ha una portata storica, non solo per la dimensione dei dati, ma per la tipologia degli interventi e degli effetti sociali prodotti, relativamente ai beneficiari delle prestazioni previdenziali e assistenziali, al sistema delle imprese e del lavoro autonomo, alle associazioni e a tutte le istituzioni coinvolte, come la Regione e l’ANCI. Il mio auspicio è che “rendere conto” diventi sempre più un comune “rendersi conto” che solo attraverso un’azione politica sinergica e corresponsabile e la costruzione di una rete di relazioni, esperienze e professionalità, potremo contribuire ad offrire un servizio e un supporto sempre più rispondente ai bisogni e alle esigenze della nostra gente”.
Foto di Sabine van Erp da Pixabay