Autore Redazione
venerdì
7 Novembre 2025
12:43
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Cronaca - Alessandria

L’Università Piemonte Orientale ha accolto i primi studenti palestinesi

L’Università Piemonte Orientale ha accolto i primi studenti palestinesi

PIEMONTE – L’Università del Piemonte Orientale ha accolto nei giorni scorsi i primi studenti palestinesi arrivati nell’ambito del progetto “Italian Universities for Palestinian Students”, iniziativa nazionale promossa da Ministero dell’Università e della Ricerca e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il sostegno della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. L’ateneo aveva aderito all’iniziativa nel maggio 2025, impegnandosi a garantire borse di studio e percorsi di integrazione per studentesse e studenti provenienti dai territori palestinesi, favorendo il loro inserimento nel sistema universitario italiano.

Il “corridoio accademico” che ha reso possibile l’arrivo dei giovani all’UPO è frutto di una rete di cooperazione internazionale che ha coinvolto Guardia di Finanza, Protezione Civile, Meccanismo Europeo di Protezione Civile, Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, Ambasciata d’Italia in Giordania, Unità di Crisi della Farnesina, Scuole di Terrasanta e Fondazione Giovanni Paolo II. Le tre borse di studio sono finanziate dall’ateneo di cui una dal Centro Interdipartimentale di Ricerca e Formazione in Medicina dei Disastri, Assistenza Umanitaria e Salute Globale (CRIMEDIM), mentre la terza è stata sostenuta dalla Fondazione Comunità Novarese.

“Siamo felici di dare il benvenuto a questi nuovi membri della nostra comunità accademica” ha dichiarato il Rettore Menico Rizzi. “Il progetto IUPALS rientra nel nostro impegno per l’internazionalizzazione, l’inclusione e la promozione della pace. L’università deve essere un luogo di dialogo e costruzione del futuro”.

Anche il Presidente della Fondazione Comunità Novarese, Davide Maggi, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “L’istruzione è uno strumento di emancipazione e di costruzione della pace. Offrire formazione a giovani palestinesi significa investire nel loro futuro e in quello delle comunità di provenienza”.

Infine, il direttore del CRIMEDIM, Luca Ragazzoni, ha ribadito la vocazione umanitaria del centro: “Accogliere studenti palestinesi significa credere nell’istruzione come mezzo per promuovere dialogo e cooperazione. È una scelta coerente con la nostra esperienza ventennale nella formazione di professionisti dell’emergenza umanitaria”. Con questo passo, l’Università del Piemonte Orientale conferma il proprio ruolo attivo nella cooperazione internazionale e nel sostegno al diritto allo studio, riaffermando l’idea di un sapere che unisce e costruisce ponti di pace.

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