Autore Redazione
lunedì
10 Novembre 2025
11:27
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Cronaca - Alessandria

Sanità piemontese: la Cgil chiede chiarezza sui conti e sul Piano socio-sanitario regionale

Sanità piemontese: la Cgil chiede chiarezza sui conti e sul Piano socio-sanitario regionale

ALESSANDRIA – La Fp Cgil di Alessandria ha denunciato una situazione sanitaria secondo il sindacato ormai al limite, con strutture sotto pressione, personale stremato e conti sempre più in rosso. A lanciare l’allarme è stato Vincenzo Costantino, componente della Segreteria del sindacato con delega alla Sanità Pubblica, che ha parlato di “condizioni allarmanti e disservizi quotidiani che non fanno più notizia”.

Secondo il sindacalista, “la legge di Bilancio 2026 ha previsto risorse del tutto insufficienti a fronte del drammatico sottofinanziamento della sanità pubblica”. Costantino ha criticato le comunicazioni ufficiali della Regione Piemonte, che parlano di “miracoli sanitari” come l’aumento delle visite recuperate o la riduzione delle liste d’attesa: “Numeri sbandierati senza chiarire a quale domanda reale si riferiscano”.

Le liste d’attesa, sottolinea la Cgil, “restano un incubo”: mesi per una risonanza, per una visita oculistica o per una colonscopia. Il “piano straordinario extra orario”, ha spiegato Costantino, “non è una soluzione strutturale, ma solo un modo per spremere ancora di più medici e infermieri”.

Sulle assunzioni, il sindacato ha ricordato che “i 2000 ingressi sbandierati dalla Regione non compensano le uscite dovute a burnout, pensionamenti e fughe verso il privato”. Il personale continua a lavorare tra turni massacranti, buchi di organico e posti letto ridotti, con effetti evidenti sul benessere dei lavoratori, come emerso dai questionari interni di Asl Al e Aou.

Critiche anche all’edilizia sanitaria: “Ospedali nuovi arriveranno, forse, tra dieci anni, mentre oggi si lavora in strutture vecchie e inadeguate”. Sulla sicurezza, Costantino ha aggiunto che “le telecamere intelligenti non bastano, servono più operatori nei reparti”.

La Cgil ha poi definito “futuristica ma inutile per i bisogni reali dei cittadini” la promessa del nuovo CUP digitale e l’avvio della telemedicina, “che rischia di sostituire la presenza umana con algoritmi”. Preoccupazione anche dalla Corte dei Conti regionale, che ha segnalato un ingente deficit e carenze organizzative del sistema sanitario piemontese. “Saremo attenti controllori dei bilanci e pronti a segnalare eventuali criticità” ha dichiarato Costantino.

Il sindacato ha quindi chiesto “trasparenza e chiarezza sulla reale situazione dei conti della sanità piemontese e delle sue aziende”, oltre a una revisione del PSSR in discussione, che secondo la Cgil “non risponde ai bisogni dei cittadini e non garantisce equità e qualità delle cure”.

Foto di Parentingupstream da Pixabay

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