12 Novembre 2025
06:22
60 anni di attività del reattore Triga Mark II: un evento per celebrarlo
PAVIA – L’Università di Pavia celebra il 60° anniversario della prima criticità (accensione) del Reattore di Ricerca TRIGA Mark II del Laboratorio Energia Nucleare Applicata (LENA), raggiunta il 15 novembre 1965. È uno dei cinque reattori nucleari ancora autorizzati in Italia: un reattore di ricerca sicuro, versatile, flessibile, per promuovere e sviluppare le discipline nucleari. L’appuntamento è per venerdì 14 novembre 2025 per evidenziare l’importanza e il ruolo che il LENA ricopre in ambito didattico e divulgativo per le scienze e le tecnologie in campo nucleare. Numerosi docenti e studenti, sia Universitari sia provenienti da scuole secondarie di II grado, visitano infatti annualmente l’impianto come parte integrante del loro percorso formativo.
L’evento comincerà alle 10 nell’Aula 4 del Polo Didattico Ingegneria (via A. Ferrata 1) dove si terrà un incontro con interventi di Marco Ricotti – Politecnico di Milano – Consorzio interuniversitario per la ricerca tecnologica nucleare (CIRTEN), Silvia Scarpato – Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), Giovanna Pepe – Policlinico San Matteo, Massimiliano Clemenza – INFN (Milano), Franco Cioce – Museo della Radioattività, Vladimir Radulović – European Nuclear Experimental Educational Platform (ENEEP), Nicoletta Protti – Università di Pavia: Master Radioprotezione.
Dalle 14.30 il pomeriggio proseguirà con delle visite guidate riservate a studenti e ricercatori presso il LENA – Laboratorio di Energia Nucleare Applicata (via G. Aselli, 41).
Il Comitato Tecnico Scientifico del LENA è attualmente presieduto dalla prof.ssa Francesca Ballarini del Dipartimento di Fisica UNIPV, mentre la direzione del Laboratorio è affidata al dott. Andrea Salvini.
Per l’occasione verrà presentata l’opera artistica “Blue Power Humanity Connection” di Stefano Bressani, che verrà installata in modo permanente all’ingresso del laboratorio. L’opera di Bressani, realizzata con la tecnica della Scultura Vestita, trae ispirazione dalla luce blu del reattore, simbolo della radiazione di Cherenkov, trasformata in segno di connessione tra energia e umanità. «L’arte può trasformare ciò che spaventa in ciò che illumina», afferma Bressani.

