12 Novembre 2025
15:03
Agroalimentare e vino trainano l’economia pavese: i dati del Rapporto 2024 della Camera di Commercio
PAVIA – Segnali di rallentamento ma anche di tenuta per l’economia pavese nel 2024. È quanto emerge dal nuovo Rapporto Economico Provinciale realizzato dalla Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, che fotografa l’andamento dei tre territori e offre un quadro dettagliato sui principali settori produttivi, il mercato del lavoro e gli scambi con l’estero.
La provincia di Pavia, pur risentendo di un contesto economico nazionale e internazionale ancora instabile, ha mostrato resilienza e capacità di adattamento, confermandosi come un territorio con solide basi manifatturiere e un’agricoltura fortemente radicata. Nel 2024 si è registrata una leggera contrazione della produzione e del fatturato, ma con alcuni comparti che hanno mantenuto buone performance, in particolare quello vitivinicolo e agroalimentare.
Secondo i dati del rapporto, Pavia conta 14.947 milioni di euro di valore aggiunto, pari al 3,5% del totale regionale. Il settore dei servizi rappresenta la fetta più ampia dell’economia locale, con il 68,1% del valore prodotto, seguito dall’industria (23,3%), dalle costruzioni (6,6%) e dall’agricoltura (2%).
Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,5%, un dato in linea con le medie lombarde, ma che riflette ancora le tensioni strutturali di un tessuto economico in trasformazione. Nonostante ciò, il mercato del lavoro mostra segnali di stabilità e una buona capacità di assorbimento, in particolare nei settori dei servizi e della logistica.
Sul fronte commerciale, la provincia registra un calo degli ordinativi esteri, in controtendenza rispetto alle altre due aree del territorio camerale. Tuttavia, l’intero sistema delle tre province chiude il 2024 con una crescita dell’export complessivo dell’1%, per un valore di 18,4 miliardi di euro, mentre le importazioni si riducono del 7,1%.
Agroalimentare e vino: i punti di forza del Pavese
L’agroalimentare resta una delle colonne portanti dell’economia pavese, insieme al comparto vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese, tra le aree a più alta vocazione enologica d’Italia.
Il territorio si distingue anche per la produzione di riso, che lo pone tra le zone agricole più importanti del Paese, grazie a un equilibrio tra innovazione tecnologica e tradizione produttiva.
Confronto con Cremona e Mantova
Nel 2024, la Camera di Commercio unificata ha registrato 107.637 imprese complessive, di cui 96.540 attive. Il calo medio del -0,8% è inferiore al dato nazionale (-0,9%) ma superiore alla media lombarda (-0,6%).
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Cremona chiude l’anno con 12.690 milioni di euro di valore aggiunto, pari al 2,9% del totale lombardo. La struttura produttiva vede prevalere i servizi (58,8%) e l’industria (30,9%), con un forte peso del comparto lattiero-caseario e della zootecnia. Il tasso di disoccupazione è stabile al 2%, sostenuto da una maggiore partecipazione femminile.
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Mantova contribuisce con 14.094 milioni di euro (3,3% del valore aggiunto lombardo) e un’economia equilibrata tra servizi (59,2%), industria (29,9%) e agricoltura (5,7%). Il tasso di disoccupazione scende al 3,5%, in netto miglioramento rispetto al 4,7% del 2023.
Un sistema economico che guarda avanti
“Il Rapporto 2024 – ha sottolineato il presidente Gian Domenico Auricchio – mette in luce le specificità e le eccellenze di Cremona, Mantova e Pavia, tre territori che insieme rappresentano un polo economico e produttivo di primo piano in Lombardia. Le sfide globali richiedono una visione integrata e condivisa, e la nostra Camera di Commercio vuole offrire strumenti concreti per affrontarle con consapevolezza e dati aggiornati”.