Cronaca - Casale Monferrato

Tra Malagò e i Meneghin: il premio Liedholm ubriaca di bellezza e sport il Monferrato

CUCCARO MONFERRATO – La cantina di Giovanni Malagò è piena del vino che Niels Liedholm mandava a suo padre, gli inviti a comportarsi bene prima delle partite della Roma, a lui e a Falcao, e il bonario modo per rivolgere rimproveri che finivano per essere rimbrotti benevoli. Poi la straordinaria carriera di Dino Menghin, talmente lunga da riuscire anche ad arrivare allo scontro sportivo contro il figlio Andrea  in campionato. Il Premio Liedholm a Cuccaro Monferrato ha intrecciato storie, umanità e anche ere sportive diverse. Malagò ha raccontato il suo amore per lo sport, talmente grande da farli quasi tutti “a discreti livelli“, ma anche da studiarlo sempre. Le sue domeniche erano un “tour de force che iniziava al mattino e finiva la sera“. Una dedizione che lo ha portato ai vertici dello sport e anche in tutti i luoghi in cui gli Azzurri vincevano, tanto da far pensare che “avesse il dono dell’ubiquità“, come accaduto alle Olimpiadi di Parigi. Una passione che sta trasferendo, ha aggiunti, anche nella prossima Olimpiade Invernale, Milano-Cortina, che, piccolo scoop, potrebbe vedere Carlo Ancelotti tra i Tedofori.

Nella mattinata premiati, nella sezione basket, dedicata a Fabio Bellinaso, anche Dino Meneghin, per oltre 20 anni protagonista assoluto del basket nazionale e Azzurro, e il figlio, Andrea, con la canotta del Varese già a 16 anni e ora commentatore di Sky Sport. A prendere per mano queste immense storie di bellezza come sempre la famiglia Liedholm, Alice Pedrazzi, Alberto Cerruti e Nicola Roggero, mirabile timoniere di un evento che regala poesia inebriante a tutto il territorio.

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