Autore Redazione
sabato
15 Novembre 2025
11:27
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Cronaca - Alessandria

Telefonini in carcere per parlare con familiari e gestire droga: coinvolte 19 persone

Telefonini in carcere per parlare con familiari e gestire droga: coinvolte 19 persone

ALESSANDRIA – Importante operazione della Polizia penitenziaria del Nic, Nucleo investigativo centrale, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria all’alba di oggi, 15 novembre 2025. Gli agenti hanno compiuto diverse perquisizioni personali e domiciliari nelle province di Alessandria, Parma e Aosta, sia all’interno delle strutture carcerarie che in abitazioni private, a carico di 19 persone, gravemente indiziate dei reati di traffico di sostanze stupefacenti e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

Il procedimento penale è scaturito da acquisizioni investigative secondo le quali all’interno della Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria un detenuto avrebbe avuto la disponibilità di un telefono cellulare. Da qui, nel luglio 2025, sono iniziate le operazioni preliminari di monitoraggio che hanno permesso di individuare e porre sotto controllo numerosi telefoni cellulari e smartphone nella disponibilità dei detenuti, introdotti all’interno della struttura carceraria da parenti e/o conoscenti dei detenuti.

Le intercettazioni telefoniche, proseguite per alcuni mesi, hanno portato a scoprire un “considerevole numero di apparecchi telefonici”, utilizzati sia per mantenere relazioni familiari ma anche per organizzare una attività di natura criminale all’esterno del carcere e coordinare un articolato traffico di stupefacenti nonché di denaro all’interno dell’Istituto. Come appurato dalle indagini i pagamenti avvenivano con carte prepagate, per poi essere smistate nelle diverse sezioni detentive, mediante accrediti su carte del circuito PostePay.

Nel corso delle attività esecutive, nelle quali sono state impiegate più di 150 unità di personale del Nucleo Investigativo Regionale e Centrale della Polizia Penitenziaria e le unità cinofile della Polizia Penitenziaria di Asti, sono state sequestrate considerevoli quantità di sostanza stupefacente di varia natura nonché telefoni cellulari e, appunto, carte di pagamento PostePay. Il sindacato Osapp ha elogiato il personale della Polizia penitenziaria per “l’ennesima dimostrazione di professionalità dimostrata a vari livelli dal personale maschile e femminile appartenente al distretto Piemonte-Liguria e Valle D’Aosta Nonostante le mille difficoltà che deve affrontare giornalmente”.

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