16 Novembre 2025
13:54
80 anni fa nasceva l’Unesco: perché questa data è importante anche per il Monferrato
VIGNALE MONFERRATO – Ottanta anni fa esatti, il 16 novembre 1945, veniva fondata l’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Oggi questa ricorrenza merita di essere ricordata non solo per il suo valore storico, ma soprattutto per il suo impatto profondo nella preservazione della nostra identità culturale e nella costruzione di ponti tra popoli diversi.
LA STORIA: QUANDO LA PACE SI COSTRUISCE CON LA CULTURA
La storia dell’UNESCO è affascinante e profondamente umanistica. Nata nel cuore della Seconda Guerra Mondiale, l’idea di un’organizzazione internazionale dedicata all’educazione e alla cultura prese forma già nel 1942, durante la Conferenza dei Ministri Alleati dell’Educazione (CAME) a Londra. Questi visionari capirono che accordi politici ed economici non sarebbero stati sufficienti a garantire una pace duratura dopo la devastazione bellica.
Il 16 novembre 1945, in un momento cruciale della storia mondiale, 41 paesi – tra cui Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, India, Regno Unito e Stati Uniti – si riunirono a Londra per firmare la Costituzione dell’UNESCO. Curiosamente, il nome originario era “UNECO” (United Nations Educational and Cultural Organization), ma fu proprio in quei giorni fondativi che il biologo inglese Julian Sorrell Huxley, che sarebbe diventato il primo Direttore Generale, propose di aggiungere una “S” per sottolineare l’importanza imprescindibile della scienza e la sua interconnessione con le discipline umanistiche.
L’organizzazione divenne operativa l’11 aprile 1946 e fu formalmente istituita il 4 novembre 1946 a Parigi, dove tutt’oggi ha sede nel suo iconico edificio progettato da Marcel Breuer. L’Italia aderì all’UNESCO nel 1947, mentre Giappone e Germania federale entrarono a far parte dell’organizzazione nel 1951. Oggi, l’UNESCO conta ben 195 Stati membri, un testimone vivente della sua rilevanza globale.
UN PATRIMONIO MONDIALE CHE PARLA ITALIANO
Tra le iniziative più note dell’UNESCO, la Convenzione sul Patrimonio Mondiale del 1972 ha cambiato per sempre il modo in cui proteggiamo i luoghi straordinari del nostro pianeta. Firmata il 16 novembre 1972 (una data significativa, proprio come quella della fondazione), questa convenzione ha creato il primo strumento internazionale che unisce la protezione della natura e la preservazione dei beni culturali.
E proprio qui, nel cuore del Piemonte, possiamo ammirare uno dei gioielli più preziosi riconosciuti da questa convenzione: i “Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”, iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità il 22 giugno 2014.
LANGHE e MONFERRATO: UN’UNITÀ CHE TRASCENDE I CONFINI
Spesso si sente parlare di Langhe e Monferrato come di due territori distinti, ma la verità è che “Langhe è Monferrato” – non solo geograficamente, ma soprattutto culturalmente ed enologicamente. Questa affermazione non è solo una questione di toponomastica, ma riflette una profonda unità storica, culturale e produttiva.
I paesaggi vitivinicoli riconosciuti dall’UNESCO rappresentano un’eccezionale testimonianza di interazione millenaria tra uomo e natura. Qui, generazioni di viticoltori hanno plasmato il territorio creando un paesaggio culturale vivo, dove:
Le Langhe, con le loro morbide colline, sono il regno del Barolo e del Barbaresco
Il Roero, con i suoi suoli sabbiosi, produce vini eleganti come il Roero Arneis
Il Monferrato, con le sue valli più ampie, è la patria della Barbera e del Grignolino.
Questi territori non sono separati da confini netti, ma si fondono in un continuum culturale dove la tradizione vinicola, la gastronomia, l’architettura rurale e le pratiche sociali creano un tessuto unico. L’UNESCO ha riconosciuto proprio questa coesione tra diversità – la capacità di mantenere identità locali distinte all’interno di un contesto culturale comune.
PERCHÉ L’UNESCO CONTINUA A ESSERE RILEVANTE OGGI
A 80 anni dalla sua fondazione, l’UNESCO non è solo un’organizzazione storica, ma un attore fondamentale nel mondo contemporaneo:
Protegge il patrimonio culturale minacciato da conflitti (come il recente restauro di siti in Siria e Iraq)
Promuove l’accesso all’istruzione per tutti, con particolare attenzione alle ragazze e alle donne
Lotta contro la disinformazione attraverso programmi di alfabetizzazione mediatica
Preserva le lingue in pericolo (circa 40% delle 7000 lingue del mondo è a rischio estinzione)
Promuove la scienza aperta per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico
I CLUB PER L’UNESCO: IL NOSTRO IMPEGNO LOCALE PER UN PATRIMONIO GLOBALE
Come comunità piemontese, possiamo celebrare questo anniversario impegnandoci in azioni concrete:
Visita il sito UNESCO (www.unesco.org) per scoprire come il nostro territorio si collega al patrimonio mondiale e per un zoom locale www.monferratodegliinfernot.it .
Partecipa alle iniziative organizzate dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO
Sostieni le pratiche agricole sostenibili che preservano i paesaggi vitivinicoli
Condividi la conoscenza sulle tradizioni enologiche con le nuove generazioni
Rispetta il territorio quando visiti queste aree straordinarie
UN INVITO A SCOPRIRE DI PIÙ
L’UNESCO non è solo un’organizzazione lontana che decide quali luoghi sono “patrimonio dell’umanità”. È un movimento globale che parte da ogni comunità locale, da ogni vigneto, da ogni tradizione che scegliamo di preservare e condividere.
Vi invito a visitare il sito ufficiale dell’UNESCO (www.unesco.org) per scoprire:
La lista completa dei siti Patrimonio dell’Umanità in Italia (siamo il paese con il maggior numero al mondo!)
I programmi di protezione del patrimonio immateriale
Le iniziative per la scienza sostenibile
Le opportunità di formazione e cooperazione internazionale
L’EREDITÀ CHE LASCIAMO
Gli 80 anni dell’UNESCO ci ricordano che la pace non si costruisce solo con trattati politici, ma con la condivisione di valori, conoscenze e bellezza. Proprio come i vigneti delle Langhe-Roero e Monferrato, che attraverso secoli di lavoro paziente hanno trasformato il paesaggio in un’opera d’arte collettiva, così l’UNESCO rappresenta un progetto collettivo di civiltà.
Celebriamo oggi non solo un’istituzione, ma l’idea che la cultura può essere la base per la pace, che la diversità è una ricchezza da preservare, e che ogni paesaggio, ogni tradizione, ogni conoscenza locale fa parte del patrimonio di tutta l’umanità.
Langhe è Monferrato. L’Italia è il mondo. E il mondo è casa di tutti noi.
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