Zia Daria, il cuore pulsante dietro il talento di PierC
Per Daria, PierC non è stato soltanto un nipote: è stato il bambino che le ha cambiato il modo di vivere la musica. Un nipote nato quando Daria era appena venticinquenne, lei non sapeva come farlo divertire e ha improvvisato: ha iniziato a cantare con lui, a farlo ballare, a trasformare ogni momento in un piccolo musical domestico. È lì che è nato tutto, quando PierC aveva tre anni e sorprendeva già con una voce precisa, naturale, sicura. . Il canto è diventato ancora più importante quando PierC ha iniziato a balbettare: la logopedista aveva suggerito di farlo cantare spesso e la musica è diventata un esercizio quotidiano. “La musica fa miracoli, lo dico da musicoterapeuta”, ha spiegato Daria, raccontando come suo nipote abbia trovato nel ritmo un modo per parlare senza paura. Oggi Daria è presidente de Il Soliva di Casale Monferrato, dove ha portato la musicoterapia al centro dei progetti dedicati ai pazienti con Alzheimer e ai gruppi della casa di riposo: le stesse tecniche che usa sul territorio le ha usate per anni anche con PierC, accompagnandolo nella crescita, nello studio della voce, nella gestione dell’emotività. Quando PierC ha iniziato il percorso verso X Factor, Daria e la sorella Teresa c’erano già: due presenze costanti, tra scelta dei brani, prove infinite, lavoro tecnico e lavoro mentale. Daria ha raccontato che lui è sempre stato un perfezionista e che la vera svolta è arrivata quando ha capito che la tecnica da sola non basta: “Devi emozionare, devi essere vivo. Il pubblico non vuole un esercizio, vuole te”.
La zia Daria sta vivendo queste settimane con un’ansia comprensibile, ma si rasserena quando ha vede quello sguardo di PierC nei daily: “Quando è felice gli brillano gli occhi come quando era piccolo. Ieri l’ho rivisto così”. Tra le memorie più intense, Daria ha riportato un episodio che l’ha colpita profondamente: “Un giorno, avrà avuto otto anni, mi ha detto: ‘Da grande voglio cantare in piazza del Plebiscito’. Quando ho visto che la finale di X Factor sarebbe stata lì, ho avuto i brividi”.
Quando finalmente potrà riabbracciarlo non saprà nemmeno da dove iniziare: “Lo stringerò forte. Sono orgogliosa di lui, perché non ha mai smesso di crederci. Neanche dopo cinque anni di università. La musica è sempre stata il suo cuore”. Le loro canzoni simbolo restano “Proud Mary” di Tina Turner e “Bohemian Rhapsody” dei Queen, brani che hanno accompagnato momenti felici, esercizi, sogni e paure.