“Non ci fermeremo, pronti anche a manifestare a Roma”: all’ex Ilva di Novi l’urlo di lavoratori e sindacati
NOVI LIGURE – “Non ci fermeremo”. La crisi nazionale dell’ex Ilva tocca anche la provincia di Alessandria. Questo mercoledì mattina i dipendenti di Novi Ligure hanno incrociato le braccia (lo sciopero durerà fino alle 10 di questo giovedì) e occupato strada Boscomarengo per poi dirigersi alla vicina palazzina, sede dei dirigenti. Su Radio Gold i segretari provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil Maurizio Cantello, Luigi Tona e Alberto Pastorello hanno sottolineato di essere pronti a promuovere anche un sit-in davanti alla Prefettura di Alessandria mentre, a livello nazionale, non si esclude una manifestazione a Roma. Il rischio, infatti, è che Taranto non rifornisca più lo stabilimento novese, così come le altre sedi di Genova Cornigliano e Racconigi. Al momento, hanno riferito le parti sociali, si potrà continuare a lavorare fino alla prima settimana di dicembre: poi il rischio chiusura si farà sempre più concreto. A Novi ci sono circa 550 dipendenti, 140 in cassintegrazione.