Autore Redazione
sabato
22 Novembre 2025
09:16
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Cronaca - Pavia

Addio a Ornella Vanoni: l’ultima telefonata e il legame speciale con Pavia

Addio a Ornella Vanoni: l’ultima telefonata e il legame speciale con Pavia

PAVIA – Le ultime parole di Ornella Vanoni sono il ritratto limpido di una donna che, anche nella fragilità, non smetteva di guardare avanti. “Non sto bene, un dolore a una vertebra, non so, mi sento strana, ma andrò in una clinica di Pavia dove sono bravissimi, mi metteranno a posto. Ora devo stare ferma, ho un dolore, sai come un coltello che ti trapassa la schiena”. Così la grande interprete della musica italiana si è confidată al telefono con un amico e confidente, Maurizio Porro. Una telefonata riportata dal Corriere della Sera, che svela lo stato di salute dell’artista, mancata venerdì 21 novembre, all’età di 91 anni.

La morte di Ornella Vanoni lascia un vuoto profondo nella musica, nello spettacolo e nell’immaginario del Paese. Brani come Senza fine restano pietre miliari di un repertorio che ha segnato generazioni, definendo un modo di cantare e di stare sul palco inconfondibile.

Nel corso della sua lunga carriera, Pavia e la sua provincia hanno rappresentato per lei non solo tappe artistiche, ma anche luoghi del cuore. Come ricorda La Provincia Pavese, nel 2014 portò al teatro Fraschini Un filo di trucco un filo di tacco, spettacolo-concerto che nelle intenzioni doveva essere un addio alle scene. Non lo fu davvero: negli anni successivi Vanoni tornò più volte a esibirsi, come se il palco fosse una stanza della sua casa.  Non fu l’unica volta in provincia pavese. Nel 2018 si esibì alla Maugeri, proprio dove anni prima era in cura per il dolore cronico di cui soffriva. Allora parlò apertamente di gratitudine e di fiducia verso i medici che l’avevano seguita. In quello show dedicato ai pazienti, aveva regalato alcune delle sue canzoni più amate. Una scaletta che era quasi una carezza collettiva, un modo per dire grazie con la lingua che conosceva meglio: la musica.

E proprio la musica l’ha spesso legata ai territori pavesi anche attraverso collaborazioni importanti. Tra le più significative, quella con Ron, cantautore garlaschese con cui Vanoni ha condiviso più momenti artistici. Memorabile il concerto-tributo a Lucio Dalla organizzato da Ron all’Arena di Verona, dove si esibì anche Vanoni, e la sua interpretazione di Non abbiam bisogno di parole, brano simbolo dello stesso Ron, che Ornella aveva inciso con la sua timbrica riconoscibile e intensa.

Ora che la sua voce si è spenta, resta un’eredità enorme: un modo di cantare che non cercava perfezione, ma verità; una presenza scenica capace di trasformare fragilità e ironia in forza; una vita artistica vissuta fino all’ultimo con la curiosità di chi non ha mai smesso di imparare. E resta anche quel filo sottile con Pavia, città di palcoscenici, cure, ritorni e gratitudine, dove lei stessa, pochi giorni prima di andarsene, pensava di trovare sollievo.

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