Autore Redazione
domenica
23 Novembre 2025
05:26
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Cronaca - Piemonte

Compravendite in ripresa in Piemonte: Alessandria traina la provincia, volano le colline astigiane

Compravendite in ripresa in Piemonte: Alessandria traina la provincia, volano le colline astigiane

PIEMONTE – La provincia di Alessandria aggancia la ripartenza del mattone piemontese: nel primo semestre 2025 si contano 3.303 compravendite, pari a +11% rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare è soprattutto il capoluogo, dove gli scambi salgono a 767 con un +15,4%, mentre il resto del territorio cresce più moderatamente (+9,7%, 2.536 transazioni). Un risultato in linea con l’andamento regionale, ma non il più brillante. In Piemonte spiccano infatti le colline astigiane, miglior performance del semestre con +23%, e tra i capoluoghi emerge Biella con +16,6%, prima in valore percentuale. Subito dietro al capoluogo alessandrino si collocano Cuneo (+15,2%), Verbania (+15,1%), Novara (+12,6%) e Torino (+11,7%), mentre Asti città è l’unica a segnare un passo indietro (-3%). Sullo sfondo, una regione che nel complesso ritrova slancio: 34.216 case vendute in sei mesi (+12,9%), terza in Italia per volumi dopo Lombardia e Lazio.

L’area che cresce di più è la zona delle colline astigiane che segnano un incremento record del +23%, mentre la città di Asti registra un lieve calo (-3%). Tra i capoluoghi spicca Biella, con il +16,6%, che registra anche il maggior numero di compravendite in rapporto alla popolazione locale.

Piemonte: il mattone riparte, spinto dal credito più favorevole

Il mercato immobiliare piemontese torna a crescere con decisione nella prima metà del 2025. L’incremento del +12,9% nelle compravendite fotografa una fase di ritrovata fiducia, diffusa sia nei centri urbani sia nelle aree provinciali.

Secondo Fiaip Piemonte, alla base della ripresa c’è soprattutto l’effetto dei mutui più accessibili: il calo dei tassi ha sbloccato una domanda rimasta in attesa negli ultimi due anni. “Stiamo recuperando la domanda bloccata dal credito sfavorevole”, spiega il presidente regionale Marco Pusceddu, sottolineando come molti acquisti rinviati – prima casa o investimento – stiano finalmente tornando sul mercato.

Alessandria: capoluogo dinamico, provincia più prudente

Nel quadro regionale, Alessandria si muove con un passo solido ma senza strappi. Il dato complessivo (+11%) conferma la ripresa, ma evidenzia anche differenze nette all’interno della provincia:
Alessandria città: 767 scambi, +15,4%
Resto provincia: 2.536 scambi, +9,7%

Il capoluogo, dunque, funge da motore principale: qui la ripresa sembra più legata alla domanda di abitazioni per residenza stabile, favorita da prezzi ancora accessibili rispetto ai grandi centri e dall’interesse di chi cerca soluzioni urbane ma non metropolitane. Nei comuni del territorio l’aumento è più regolare: un segnale positivo, ma meno “esplosivo” rispetto alle zone turistiche o in forte attrazione residenziale di altre province.

Se Alessandria mostra una crescita robusta, il semestre premia in modo particolare due territori.

Biella, sorpresa del 2025

Con +16,6% nel capoluogo (459 compravendite), Biella è la città piemontese che cresce di più in percentuale e risulta anche il capoluogo con il miglior rapporto tra transazioni e popolazione. L’intera provincia sale del +9,6% (1.422 scambi). Il motivo? Un mix specifico: prezzi molto bassi rispetto al Nord Italia e un’offerta ampia legata allo spopolamento. In più, il territorio attira soprattutto acquirenti stranieri in cerca di seconde case: una domanda turistica e “di qualità della vita” che si riversa sui piccoli comuni, con abitazioni a schiera che spesso costano tra 20 e 30 mila euro, diventate la vera leva del mercato locale.

Asti: città in calo, Monferrato in volo

Il dualismo astigiano è il dato più netto del semestre. Asti città registra 513 vendite,pari a un -3%, mentre le Colline astigiane/Monferrato raggiungono circa 1.000 transazioni, +23% (record regionale) La provincia nel complesso chiude a +12,8% (1.515 compravendite). Qui il turismo si trasforma in residenza o investimento: paesaggi, vini, collegamenti con Torino e prezzi più abbordabili rispetto alle Langhe spostano domanda sulle colline del Monferrato. Le quotazioni restano stabili con lievi aumenti tra 2 e 3%.

Torino: la grande città italiana che cresce di più

Tra le otto maggiori città d’Italia, Torino è quella con l’aumento più forte:

  • Torino città: 7.909 compravendite, +11,7%

  • Provincia: 10.383, +12,8%

  • Totale area torinese: 18.292 transazioni, +12,3%

Pesano prezzi ancora competitivi per una metropoli e una domanda dominata dalla prima casa (74% degli acquisti). Quasi metà delle operazioni avviene con mutuo (47%), mentre il nuovo costruito resta marginale (2,5%), in linea con la frenata nazionale del settore.

Novara e le altre province: crescita diffusa, con punte interessanti

Novara conferma il risveglio con 2.850 compravendite (+14,5%): città a +12,6%, provincia a +15,2%. Qui l’espansione economica – nuovi insediamenti industriali e progetti come Silicon Box e Città della Salute – alimenta la domanda e spinge i prezzi verso rialzi fino al 4%.

Nelle altre aree piemontesi il recupero è generalizzato:

  • Cuneo: 4.253 compravendite, +18% (capoluogo +15%; resto provincia +18,4%)

  • Verbano-Cusio-Ossola: 1.293 compravendite, +13% (Verbania +15%)

  • Vercelli: 1.287 compravendite, +10,8% (capoluogo +9,8%)

Il quadro complessivo descrive una regione che torna a muoversi in modo uniforme, con differenze legate soprattutto alla vocazione dei territori: turismo e seconde case dove il fascino paesaggistico è più forte; prima casa e investimenti urbani dove prezzo e servizi restano competitivi.

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