Autore Redazione
venerdì
8 Aprile 2016
23:55
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Eventi - Piemonte

Il potere seduttivo della parola. Recensione di “Ama il prossimo tuo” ad Asti

Il potere seduttivo della parola. Recensione di “Ama il prossimo tuo” ad Asti

ASTI – La pietà, la carità, la compassione e l’empatia.

Su queste parole che racchiudono un mondo di relazioni e di scelte si snoda “Ama il prossimo tuo” di Marco Baliani, presentato venerdì 8 aprile, nell’ambito della rassegna “Le sfide della fede”,  ad Asti, nello splendido contesto dello “Spazio San Giovanni”.

Il prossimo e lo sguardo che lo può abbracciare o ignorare sono al centro di racconti, letture, richiami letterari. La prosa scarna e agghiacciante di Carver si alterna a quella lucida e rivelatrice di Vittorini, a ricordi di infanzia (l’impressione emotiva indelebile di un bambino di fronte ad un mendicante), ad episodi storici e ad una fiaba africana. Lo sguardo sull’altro è anche svelato dal punto di vista neurologico, con la scoperta dei neuroni a specchio, la spiegazione scientifica dell’empatia che ci fa provare, grazie all’osservazione, ciò che è vissuto da altri.

La narrazione è discorsiva, mira al collegamento e alla trasmissione di un pensiero profondo e atavico. Nulla è semplice, ma le parole scorrono come vita creando nessi tra passato e presente.  La parola, dice Baliani,  ha valenza interpretativa, ha la capacità di sedurre ed è perciò pericolosa, ma è anche salvifica.  

“Ama il prossimo tuo” si presenta come un percorso che non pretende di salvare, ma attraversa la storia e voci diverse per svelare la realtà della libertà di scelta. Possiamo vedere il prossimo attraverso i nostri occhi o guardarlo senza preconcetti, così possiamo consapevolmente scegliere il bene o il male, in una condizione  svelata di purezza perduta.

Il senso di umanità e la sua perdita emergono nel monologo-chiacchierata con il pubblico in un tono privo di sforzo, colloquiale e coinvolgente. La narrazione affabulatoria emerge in alcuni punti (per esempio la storia dei primi contatti dei colonizzatori al seguito di Colombo con gli indios d’America), per ritornare contenuta e precisa nel sollecitare un ragionamento serrato.

Si pensa, si riconosce la verità e ci si pone molti quesiti.

“E se  il prossimo fosse un animale?” . Questa l’ultima domanda conclusiva, aperta su un mondo dove l’uomo si sente padrone assoluto della natura.

Moltissimo pubblico allo Spazio San Giovanni e lunghi applausi per una riflessione che coinvolge e non abbandona.

“Le sfide della fede” è  una rassegna di spettacoli teatrali e musicali sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo, promossa da Progetto Culturale della Diocesi di Asti e Istituto Oblati Di San Giuseppe di Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi, in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Asti.

Nicoletta Cavanna

 

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