Autore Redazione
lunedì
1 Dicembre 2025
14:43
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Cronaca - Alessandria

Carcere di San Michele verso il 41bis e dopo 60 anni rischia di svanire il percorso formativo del Vinci nella struttura

Carcere di San Michele verso il 41bis e dopo 60 anni rischia di svanire il percorso formativo del Vinci nella struttura

ALESSANDRIA – Mercoledì 26 novembre i professori del Vinci che seguono i detenuti del carcere di San Michele ad Alessandria nel loro percorso formativo sono stati fatti tornare a casa senza troppe spiegazioni. Lo ha spiegato il dirigente del Vinci-Nervi-Fermi-Migliara, Filippo Pelizza, preoccupato per il futuro del percorso didattico alla luce del processo di trasformazione del penitenziario. La struttura infatti, sebbene senza alcuna comunicazione ufficiale, sta accogliendo detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione. “Ho chiesto spiegazioni la mattina stessa, dopo che i miei docenti sono stati fatti tornare indietro, ma fino a questa mattina non ho ricevuto risposta – ha spiegato Filippo Pelizza”.

Il problema è che la scuola ha sette docenti dedicati ai vari alunni nel carcerema a oggi non sappiamo quanti studenti sono rimasti. Si vocifera due nel primo biennio e uno nel secondo biennio, in quinta nessuno, ma, ripeto, non ci sono comunicazioni ufficiali. Il nostro problema è che abbiamo dei docenti contrattualizzati e adesso non sappiamo se potranno proseguire in quel percorso. L’ulteriore e grave turbamento è legato al fatto che si perde tutta una rete creata negli anni“. Ed è proprio questo ultimo aspetto che rattrista più di tutti il Vinci e in generale chi ha avuto una funzione reale di recupero nella struttura carceraria perché “la scuola Vinci, con la sezione Costruzione Ambiente e Territorio (il vecchio Geometri ndr), opera in quel carcere da quasi 60 anni ed è una storia che perdiamo dopo decenni di lavoro e attenzione“. Se ci saranno detenuti 41bis svanirà lo spazio per le attività sociali che hanno avuto un ruolo fondamentale in città per il reinserimento dei detenuti, come la Caritas, Marcondiro, Coompany spariranno e “non è una bella cosa. Queste decisioni spettano al Ministero di Grazie e Giustizia, non c’è dubbio, ma si poteva concertare meglio, credo, e magari pensare di spostare qualche detenuto al Don Soria o immaginare soluzioni temporanee. Indubbiamente si penalizza tutto il territorio – conclude Pelizza”.

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