1 Dicembre 2025
12:21
Qualità della vita 2025, Pavia scivola al 56° posto. Economia regge, ma frenano sicurezza, ambiente e cultura
PROVINCIA DI PAVIA – La provincia di Pavia perde terreno nella classifica 2025 del Sole 24 Ore sulla qualità della vita: arretra di 13 posizioni e si colloca al 56° posto su 107. Per Pavia la fotografia è quella di un territorio con una base economica ancora competitiva e alcuni segnali demografici positivi, ma penalizzato da arretramenti diffusi in più settori.
Tra i punti di forza spicca il saldo migratorio totale, dove Pavia è 1ª in classifica nazionale: la differenza tra iscritti e cancellati all’anagrafe per trasferimento indica che il territorio continua ad attrarre residenti o a trattenere popolazione. In un’Italia segnata dal calo demografico, è un indicatore che pesa molto sulla qualità complessiva della vita e racconta una provincia ancora appetibile per vivere e lavorare.
Il dato peggiore riguarda invece l’energia elettrica da fonti rinnovabili, dove Pavia è 106ª. Significa che l’apporto di eolico, fotovoltaico, geotermico e idrico sui consumi provinciali è tra i più bassi in Italia. È una fragilità strutturale che si riflette non solo sull’impatto ambientale, ma anche sulla capacità di innovazione e transizione energetica del territorio.
Le macro-aree: arretrano quasi tutte
Il calo finale nasce da un peggioramento in cinque aree su sei:
-
Ricchezza e consumi: 51ª, con un crollo di -20 posizioni.
-
Affari e lavoro: 26ª, in flessione di -5, ma resta la migliore per Pavia. Qui arrivano anche le uniche “medaglie” simboliche (1 oro e 1 argento), segno di eccellenze locali ancora solide.
-
Giustizia e sicurezza: 64ª, -14 posizioni.
-
Demografia e società: 51ª, -17 posizioni.
-
Ambiente e servizi: 53ª, -12 posizioni.
-
Cultura e tempo libero: 91ª, -10 posizioni, ed è l’ambito più critico.
Economia: numeri in crescita, ma non abbastanza per risalire
Nonostante il calo nella macro-area “Ricchezza e consumi”, alcuni indicatori economici sono in aumento:
-
Valore aggiunto pro capite: +19,4%.
-
Canone medio di locazione: +11,5%.
-
Prezzo medio di vendita delle case: +3,9%.
Sono segnali di vitalità produttiva e di un mercato immobiliare che si muove. Però il forte arretramento in classifica indica che, mentre Pavia cresce, altre province fanno un passo più lungo sul potere d’acquisto, sui consumi e sul benessere materiale complessivo. In “Affari e lavoro”, invece, emerge una nota stonata: le startup innovative calano dell’-11,1% rispetto al 2024. Un dato che suggerisce un rallentamento dell’ecosistema dell’innovazione, proprio nell’area che resta la migliore della provincia.
Sicurezza e giustizia: l’area che peggiora di più dopo l’economia
Il settore Giustizia e sicurezza scende al 64° posto. L’indice provinciale della criminalità colloca Pavia al 21° posto (quindi relativamente buona nel confronto nazionale), ma l’arretramento complessivo segnala un peggioramento su più voci. Tra gli indicatori più problematici spiccano i danneggiamenti, con un valore elevato di denunce (663,4 ogni 100mila abitanti) e un piazzamento critico nella graduatoria specifica.
Demografia: natalità giù, ma più laureati
Sul piano demografico i movimenti sono contrastanti:
-
Tasso di natalità: -1,6%.
-
Indice di vecchiaia: -2,4% (leggero miglioramento dello squilibrio tra anziani e giovani).
-
Tasso di laureati 25-39 anni: +3,2%.
La provincia perde posizioni nella macro-area, ma il dato sui laureati è un segnale incoraggiante per il capitale umano. Resta però la fatica nel ricambio generazionale e nella dinamica naturale.
Gli indici generazionali aggiungono sfumature:
-
Qualità della vita dei bambini: 59ª.
-
Giovani: 80ª (dato debole).
-
Anziani: 26ª (area relativamente forte).
Pavia, insomma, si conferma più “a misura di anziani” che di giovani, e questa è una chiave importante per leggere il posizionamento futuro.
Ambiente e servizi: buona rete ciclabile, ma arretra la sostenibilità
Nella voce Ambiente e servizi la provincia è 53ª, con un calo di 12 posizioni. Alcuni numeri spiegano perché: Raccolta differenziata: -1,8%, con Pavia 86ª in classifica; Piste ciclabili: -9,2%, nonostante un buon piazzamento relativo (39ª) e Motorizzazione: 11ª (molte auto per abitante, segnale di forte dipendenza dal mezzo privato).
Il territorio mostra una discreta infrastrutturazione per la mobilità dolce, ma perde passo su gestione dei rifiuti e sostenibilità complessiva.
Cultura e tempo libero: il vero tallone d’Achille
È l’area più critica: 91ª. Pesano il lieve calo delle Librerie (-1,0%) e le otto posizioni perse alla voce Sportività. La contrazione dell’offerta culturale e ricreativa resta un fattore strutturalmente penalizzante, soprattutto per giovani e famiglie, e contribuisce in modo decisivo alla discesa complessiva.
Clima: poche ore di sole e molte notti calde
L’indice climatico non aiuta:
-
Soleggiamento: 7,5 ore/giorno, 92ª.
-
Ondate di calore: 17,6 episodi, 68ª.
-
Notti tropicali: 72,5, 60ª.
Non è l’area più determinante, ma pesa sulla vivibilità percepita, soprattutto nei mesi estivi.