4 Dicembre 2025
05:31
“Indicatore cambiato e qualità interventi ignorata”: Ospedale Alessandria sui dati negativi del Pronto Soccorso
ALESSANDRIA – Terzultimo in Italia per percentuale di accessi con tempi di permanenza pari o superiori a otto ore, il 18.2%, preceduto solo dal Riuniti di Palermo e dal Cardarelli di Napoli. L’analisi sul 2024 dell’Agenzia Nazionale Servizi Sanitari Regionali a proposito del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria non è certo passata inosservata. Contattati da Radio Gold, i vertici della stessa Azienda Ospedaliero Universitaria hanno fatto il punto della situazione, non nascondendo le proprie perplessità sulla metodologia di indagine.
Come ha riferito ai nostri microfoni Roberta Bellini, direttore Area Sviluppo strategico e Innovazione organizzativa, rispetto al 2023 Agenas ha cambiato indicatore per stilare la graduatoria. “Si è passati dal calcolo sulla base di chi stava oltre due giorni, compresi i ricoveri, a chi resta in Pronto Soccorso più di otto ore e che poi viene dimesso, esclusi i codici rossi” ha spiegato la direttrice Bellini “lo scorso anno eravamo tra le strutture con i dati più positivi. Questa classifica ha generato grande frustrazione tra i nostri operatori. Bisognerebbe, infatti, fare una analisi dei dati nella loro pluralità. Ad oggi, ad esempio, il tempo medio di attesa nel nostro Pronto Soccorso ammonta a 5 ore e 40 minuti. Ricordo, inoltre, che quella percentuale di pazienti rimasti oltre otto ore sono soprattutto persone alle quali è stato evitato il ricovero, un aspetto non certo secondario se si pensa che si tratta soprattutto di anziani”.
Un’altra discriminante non considerata decisiva da Agenas, ad esempio, è stata la qualità delle prestazioni erogate: “Il tempo ha ovviamente un valore da non trascurare ma si deve tenere conto anche della qualità della prestazione. Inoltre sta calando il numero di persone che tornano al Pronto Soccorso perché la loro problematica non è stata risolta. Molto bassa anche la percentuale di pazienti che decidono di abbandonare il nostro pronto soccorso prima di essere visitate”.
Nel frattempo, come ha sottolineato il direttore del Pronto Soccorso alessandrino, Riccardo Boverio, il lavoro in sinergia tra Pronto Soccorso e altri reparti dove i pazienti vengono trasferiti ha dato i suoi frutti “per abbassare i tempi di attesa”. Inoltre è stato aperto un ambulatorio per i codici azzurri, quelli a media intensità. “Stiamo anche implementando” ha precisato il primario “il processo di presa in carico infermieristica grazie alla quale, in attesa del medico, è già possibile intervenire sul paziente”.
Il Pronto Soccorso di Alessandria dimette circa 45 mila pazienti all’anno, codici rossi esclusi. “A fare la differenza in negativo, facendo salire la percentuale al 18.2% è stato un divario di appena il 3%, pari a circa mille pazienti” è stato spiegato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria. “Se c’è un problema gettonisti? Tutt’altro. Rappresentano appena il 10% del personale di Pronto Soccorso. E nel 2026 ci saranno nuove assunzioni”.