Autore Redazione
venerdì
12 Dicembre 2025
16:00
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Cronaca - Pavia

Università di Pavia: una coppia dona 25 mila euro per finanziare due borse di studio a studenti palestinesi

Università di Pavia: una coppia dona 25 mila euro per finanziare due borse di studio a studenti palestinesi

PAVIA. “Finanziare le borse IUPALS ci è sembrato un modo concreto per dare un segno di speranza per il futuro del popolo palestinese”. Con queste parole, una coppia bergamasca ha donato all’Università di Pavia una somma di 25 mila euro, destinata alle iniziative accademiche a sostegno della Palestina. Tra queste, vi è anche il progetto “Italian Universities for Palestinian Students” promosso dalla Conferenza Rettori delle Università Italiane.

Nel mese di novembre – in concomitanza con i primi corridoi universitari aperti tra Palestina e Italia – i coniugi hanno contattato il Rettore Alessandro Reali, manifestando il desiderio di contribuire al finanziamento di una borsa di studio. Con il loro benestare, la generosa donazione è stata suddivisa in due quote, offrendo a due studenti – anziché uno – l’opportunità di raggiungere un ambiente sicuro e riprendere il proprio percorso formativo. Così ripartiti, i fondi copriranno l’alloggio e parte delle spese vive. Le borse donate dalla coppia sono già state assegnate a due dei quattro giovani palestinesi accolti a Pavia il 26 novembre 2025, con l’ultima evacuazione da Gaza. I nuovi arrivati frequenteranno i corsi di laurea magistrale in lingua inglese “Computer Engineering” ed “Economics, Development and Innovation”. Anche per loro, questa nuova esperienza accademica rappresenta l’opportunità di riprendere gli studi in un ambiente sicuro, lontano da guerre e precarietà economica.

“Come abbiamo ricordato in occasione dell’arrivo dei primi studenti palestinesi a Pavia – dichiara il Rettore Alessandro Reali – un valore assolutamente fondamentale per l’università è la libertà: di insegnamento, di ricerca, di pensiero, di parola e di confronto, sempre nel rispetto reciproco. Istituzioni e comunità condividono una responsabilità sociale verso ciò che accade attorno a noi. L’educazione dà la possibilità di trasformare impegno e solidarietà in gesti concreti. Non possiamo che ringraziare i donatori di questa doppia borsa di studio per il loro gesto generoso e significativo, che supera confini geografici e culturali per restituire ciò che di più prezioso esiste: la speranza. In Europa come in Palestina, c’è bisogno di giovani preparati, capaci di contribuire alla ricostruzione mettendo a frutto conoscenze e competenze maturate anche grazie a programmi di mobilità, di cooperazione e di solidarietà internazionale. IUPALS rientra tra questi e UNIPV rinnova il proprio impegno, che racchiude il senso più profondo della nostra missione accademica”.

A questo proposito, alcuni docenti dell’Università di Pavia hanno proposto di organizzare una campagna di crowdfunding a sostegno degli studenti palestinesi iscritti all’Università di Pavia. Ospitata dalla piattaforma Universitiamo, l’iniziativa “A bridge for the Future: Support UNIPV Scolarships for Palestinian Students” è organizzata dall’Area Ricerca e Terza Missione in collaborazione con il Center for Global Strategic Engagement. La raccolta fondi sarà attivata sabato 13 dicembre 2025, in occasione dell’evento “Aspettando il Natale in Ateneo”, organizzato dalle 10 alle 18 nelle aule storiche della sede centrale (Corso Strada Nuova 65). Le donazioni – raccolte tramite piattaforma Universitiamo.eu e PagoPA – saranno destinate al finanziamento di borse per studenti palestinesi.

L’obiettivo è offrire a giovani palestinesi l’opportunità di completare la propria formazione in Italia, in modo che possano contribuire alla ricostruzione del proprio Paese e allo sviluppo della comunità, su scala locale e globale”. Come ricorda Matteo Alvaro, Prorettore agli Affari Internazionali UNIPV, “L’educazione è un potente strumento di pace, in grado di aprire strade, costruire ponti e un futuro migliore del presente che conosciamo”.

L’Università di Pavia è tra gli atenei partner dell’iniziativa promossa dalla CRUI, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme. L’apertura del corridoio accademico tra Palestina e Italia ha consentito ad oggi di accogliere a Pavia otto persone (quattro studentesse, tre studenti e un docente ricercatore) provenienti da Gaza e Cisgiordania. Un risultato possibile grazie al supporto di Guardia di finanza e Protezione Civile, del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, dell’Ambasciata d’Italia in Giordania, dell’Unità di Crisi della Farnesina, delle Scuole di Terrasanta e della Fondazione Giovanni Paolo II. Su scala locale, non è mancata la collaborazione del Comune di Pavia, di associazioni – tra cui gli Amici della Mongolfiera – e privati che a diverso titolo hanno contribuito all’accoglienza dei giovani palestinesi.

Nella foto il Rettore dell’Università di Pavia accoglie in Rettorato due studenti palestinesi, borsisti presso l’Ateneo

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