19 Dicembre 2025
05:56
Cittadella Alessandria: lavori ancora in stallo. Chiesti nuovo protocollo d’intesa e rimodulazione cronoprogramma
ALESSANDRIA – Nel 2024 sembravano sul punto di partire, tanto che alcuni grandi eventi erano stati trasferiti alla Caserma Valfrè. Sta per terminare il 2025 ma alla Cittadella di Alessandria l’iter dei lavori per il recupero e restauro non si è ancora sbloccato. A fare il punto della situazione ieri in consiglio comunale è stato l’assessore Gianni Ivaldi, rispondendo a una interpellanza della Lega.
Sui lavori da 25 milioni di euro derivanti dal piano Stralcio Cultura e Turismo del Ministero (messa in sicurezza dei tetti della fortezza, delle cortine bastionate, con un intervento contro l’ailanto, riattivazione funzionale degli edifici, il completamento della sede della Soprintendenza e il recupero dell’involucro della Caserma Montesanto, oltre al restauro degli elemento di accesso come il ponte e la Porta Reale) l’esponente della giunta Abonante ha ricordato che “da più di un anno” il progetto esecutivo della Soprintendenza deve ancora essere approvato dal Ministero. “Una società deve valutare congruità e correttezza degli elaborati. Auspico la partenza dei lavori nel 2026. Sono già state fatte due proroghe al protocollo di intesa tra Ministero, Regione e Comune, con 25 milioni di euro. Stiamo lavorando per firmare il rinnovo del protocollo nei primi mesi del 2026″.
Difficoltà anche per i lavori finanziati dai fondi Por Fesr: la riqualificazione del Palazzo del Governatore e la realizzazione della pista ciclopedonale. “Il Comune” ha detto Ivaldi “ha fatto una proposta di rimodulazione per l’adeguamento dei prezzi, dovuta alle difficoltà dell’espletamento delle gare. Sul Palazzo del Governatore il progetto dovrà essere complementare ai lavori di rifunzionalizzazione pagati dal Ministero, cioè la fornitura e l’installazione dei serramenti esterni. Insomma: serve continuità operativa tra Sovrintendenza e Comune. Inoltre occorrerà una nuova verifica strutturale del ponte di accesso, otto anni dopo la precedente. Possibile, quindi, una limitazione al transito e interventi di consolidamento preventivi alla cantierizzazione. Ad oggi i lavori su Palazzo del Governatore e sulla pista ciclabile non sono stati messi a gara. Terminata due giorni fa, invece, quella per la manutenzione straordinaria della Biblioteca: la determina è prevista la prossima settimana. Dopo la rimodulazione tutti i progetti sono stati adeguati, con i relativi quadri economici approvati dall’autorità urbana e trasmessi alla Regione Piemonte per la approvazione definitiva. Sono state inviate due mail a Torino, il 30 settembre e il 17 novembre, dove si evidenziava le mutate condizioni di bilancio del Comune e i problemi di liquidità comunale che hanno reso insostenibile l’avvio simultaneo delle tre opere previste. Una prudenza dettata dalla necessità di far fronte al forte anticipo di cassa richiesto: allo stato attuale” ha ammesso Ivaldi “il disallineamento tra rendicontazione delle spese sostenute e l’effettivo trasferimento delle risorse rende l’anticipo insostenibile per il Comune. Per questo è stata chiesta una nuova rimodulazione del cronoprogramma: con l’avvio immediato dell’iter per la biblioteca e l’affidamento lavori entro il 2025 e, in parallelo, il differimento degli altri due lotti al prossimo anno, in sinergia con i lavori di manutenzione di competenza di Soprintendenza e Ministero”.
“Apprezziamo la professionalità dell’assessore Ivaldi” ha replicato il capogruppo della Lega Mattia Roggero, autore dell’interpellanza “ma il quadro è molto allarmante, con un caos amministrativo incredibile. Gli obblighi di avviare le gare per i due progetti del Palazzo del Governatore e della pista non saranno rispettati: dobbiamo augurarci che gli enti superiori, talvolta tanto criticati, ci diano la possibilità di andare oltre. Certo: la complessità della macchina amministrativa è comune a tante realtà italiane, ma quelle progettazioni erano state già terminate durante la giunta Cuttica. Da allora ad oggi non si è fatto nulla: ora rischiamo di perdere queste risorse. Chiediamo di fare tutto il possibile per evitare questo scenario, sia sul fronte statale ma anche amministrativo dei fondi por fesr la cui gestione spetta al Comune. Tutto questo dimostra l’operato non soddisfacente di questa giunta. Siamo veramente molto preoccupati: opere strategiche come quelle sulla Cittadella rischiano di essere definanziate”.