19 Dicembre 2025
18:44
Posto Polfer di Novi. Il Siulp: “In arrivo nuovi operatori. Un risultato piccolo nei numeri ma grande nel significato”
NOVI LIGURE – “Un primo segnale da Roma” per il presidio della Polizia Ferroviaria di Novi Ligure. La Segreteria provinciale del Siulp di Alessandria ha reso noto che la Direzione Centrale Polfer del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha disposto l’assegnazione di “uno o due operatori” che raggiungeranno l’ufficio con i prossimi movimenti di personale.
Per il sindacato si tratta di “un risultato piccolo nei numeri ma grande nel significato”: un intervento che non risolve la criticità strutturale, anche perché nei prossimi anni – sottolinea Il Siulp – oltre i due terzi dell’attuale organico andrà in pensione. Ma l’arrivo di nuovi operatori rappresenta comunque un segnale concreto di attenzione verso un presidio ritenuto strategico.
“È un primo passo, che accogliamo con soddisfazione e senso di responsabilità – sottolinea il sindacato – ma la nostra richiesta resta quella di un vero piano di rilancio del Posto Polfer di Novi Ligure, con un rafforzamento strutturale dell’organico e un riequilibrio complessivo tra scorte ai treni e presìdi nelle stazioni”.
Il sindacato ricorda di aver lanciato l’allarme perché l’eventuale perdita del posto di Novi Ligure significherebbe “desertificare la sicurezza ferroviaria” lungo la direttrice Genova–Voghera, già penalizzata dalla chiusura di altri uffici Polfer come Tortona, Arquata Scrivia e Casale Monferrato.
“La decisione della Direzione Centrale Polfer dimostra che il tema è stato recepito e che esiste, ai vertici del Dipartimento, la consapevolezza del valore strategico di Novi Ligure come ultimo baluardo di Polizia Ferroviaria tra il nodo genovese e quello di Voghera. Resta tuttavia necessario che questo primo intervento sia l’inizio e non il punto di arrivo di un percorso più ampio di rafforzamento della presenza Polfer sul territorio”.
Il sindacato ringrazia inoltre sindaci, amministratori e rappresentanti politici del territorio che hanno sostenuto la mobilitazione: “Quando istituzioni, amministratori locali e organizzazioni sindacali lavorano nella stessa direzione, si dimostra che la sicurezza è terreno di scontro ma un bene comune da difendere insieme”.
Nella stessa nota, il SIULP riporta l’attenzione su un altro fronte: le criticità delle comunicazioni radio sull’autostrada A26, in particolare tra Ovada e Genova e, per quanto di competenza, anche nel tratto Ovada–Santhià. Secondo il sindacato, le zone d’ombra e le interruzioni del segnale – soprattutto in galleria – creano isolamento operativo per le pattuglie e difficoltà di coordinamento con le sale operative, costringendo spesso a ricorrere alle telefonate. Per il Siulp i due temi sono legati: da un lato difendere e potenziare i presìdi di Polizia sul territorio, dall’altro garantire strumenti adeguati – a partire da sistemi radio affidabili – per operare in sicurezza.
Il sindacato assicura che continuerà a vigilare “con spirito costruttivo” perché il segnale positivo su Novi Ligure diventi “l’avvio di un rafforzamento più ampio dei presìdi e delle condizioni operative delle donne e degli uomini della Polizia di Stato impegnati sulle reti ferroviarie e autostradali del nostro territorio”.