24 Dicembre 2025
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Infermiere di famiglia e comunità, una figura chiave in una società che invecchia
ALESSANDRIA – In una società sempre più anziana, l’infermiere di famiglia e comunità diventa una figura centrale per il futuro dell’assistenza territoriale. Di questo si è discusso lunedì 15 dicembre al Centro Congressi di Alessandria durante la conferenza “L’assistenza infermieristica territoriale: evidenze, opportunità e prospettive”, organizzata dall’Università del Piemonte Orientale nell’ambito del progetto AGE-IT – Ageing Well in an Ageing Society, in collaborazione con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Alessandria.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto sui nuovi modelli di assistenza di prossimità, sulle politiche sanitarie e sociali per la popolazione anziana e sulle prospettive di ricerca nell’infermieristica di famiglia e comunità. Quattro i temi al centro dei lavori: valori etici e professionali, politiche sanitarie e sociali, ricerca e innovazione, strategie di cambiamento dei servizi territoriali.
Dopo i saluti del sindaco Giorgio Abonante e del professor Luigi Castello, in rappresentanza del rettore UPO Menico Rizzi, si sono susseguiti interventi di esperti del mondo accademico e sanitario, tra cui Alberto Dal Molin, Beatrice Mazzoleni, Renato Balduzzi, Aleksandra Torbica, Fabrizio Faggiano, Gaia Magro, Isabella Santomauro, Laura Formenti e Sara Campagna. Le tre sessioni sono state moderate, tra gli altri, da Giovanni Chilin, Erica Busca, Guglielmo Pacileo, Lorella Gambarini, Erika Bassi e Tatiana Bolgeo.
La conferenza si è chiusa con una tavola rotonda moderata dalla giornalista Sara Fisichella, con il contributo di rappresentanti delle professioni sanitarie, delle associazioni e delle istituzioni, tra cui Gaetano Auletta, Ginetto Menarello, Jessica Longhini, Mara Scagni, Maria Elisena Focati e Monica Pianura. I saluti finali sono stati affidati all’assessore regionale Federico Riboldi.
Il contesto è quello di un invecchiamento demografico senza precedenti, che incide su sanità, welfare, famiglie ed economia. In Europa l’aspettativa di vita cresce costantemente e l’Italia è tra i Paesi più anziani al mondo. Il progetto AGE-IT, finanziato dal PNRR e coordinato dall’Università di Firenze, affronta il tema con un approccio transdisciplinare. In questo quadro l’UPO ha un ruolo strategico nello studio dell’infermieristica di famiglia e comunità.
«I nostri studi hanno prodotto raccomandazioni chiare per migliorare l’assistenza territoriale» ha spiegato Alberto Dal Molin. «Servono standard formativi elevati e omogenei a livello nazionale, una reale integrazione dell’infermiere nelle cure primarie e il riconoscimento del suo ruolo educativo e preventivo. Fondamentali anche il coinvolgimento del caregiver e l’uso della tecnologia, soprattutto nelle aree più lontane dai centri di cura».
Per il presidente OPI Alessandria Giovanni Chilin, «l’infermiere è al centro del progetto AGE-IT: i nuovi modelli organizzativi e l’interprofessionalità confermano la leadership di una professione attorno alla quale ruota il cambiamento dell’assistenza territoriale».
Secondo Maria Elisena Focati, direttore della Direzione delle Professioni Sanitarie dell’ASL di Alessandria, «l’infermiere di famiglia e comunità è il fulcro della multiprofessionalità perché integra i bisogni del singolo, della famiglia e della collettività. Mantenere le persone il più a lungo possibile al domicilio significa migliorare il benessere e la sostenibilità del sistema».
Affrontare l’invecchiamento in modo sano e attivo è possibile. In questo percorso, l’infermiere di famiglia e comunità è chiamato a diventare un punto di riferimento fondamentale sul territorio, capace di intercettare i bisogni delle persone e accompagnarle nel tempo.