3 Maggio 2016
08:02
Continua la dura protesta dei lavoratori del Terzo Valico
AGGIORNAMENTO – Mentre prosegue la seconda giornata di sciopero e protesta nei cantieri piemontesi del Terzo Valico, Cociv tramite una nota stampa ha voluto replicare alle contestazioni mosse dai sindacati Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil sulle condizioni di sicurezza all’interno dei cantieri piemontesi dell’alta Velocità. Da lunedì i sindacati stanno infatti guidando lo sciopero e la protesta dei lavoratori in Val Lemme, a Novi Ligure e Castagnola, proclamato anche per quella che le parti sociali hanno definito “l’indifferenza” del consorzio alle richieste di carattere economico avanzate dai sindacati. Per il Cociv, però, “sicurezza, orari e ambiente di lavoro, sono aspetti di primaria importanza” per i quali il Consorzio garantirebbe “un’adeguata organizzazione”. Negati i problemi sull’assenza di acqua potabile nei cantieri , il Cociv ha quindi ricordato l’accordo sindacale siglato a luglio che secondo il Consorzio avrebbe garantito condizioni “palesemente migliorative“ rispetto a quelle del contratto nazionale e di categoria.
ARQUATA SCRIVIA – Prosegue anche questa mattina la protesta dei lavoratori della tratta piemontese del Terzo Valico. Lo sciopero è iniziato ieri e durerà fino a domani per contestare l’atteggiamento del Cociv nei confronti del personale occupato nei cantieri. In particolare Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil contestano l’assenza di sicurezza e l’indifferenza da parte del consorzio alle richieste di carattere economico. Un atteggiamento insopportabile secondo le parti sociali che minacciano di proseguire ancora la protesta.
Intanto anche oggi è forte la mobilitazione, come ha raccontato Massimo Cogliandro, Fillea Cgil: “oggi abbiamo impedito ai subappaltatori di andare in cantiere. I lavoratori del Cociv sono determinati e vogliono andare avanti. Ci sono problemi grandi come una casa. I dati statistici dicono che in galleria si muore. Non possiamo continuare ad aspettare il morto. Se in galleria si fanno turni massacranti, doppie lavorazioni i rischi sono altissimi. Poi ci sono i problemi legati all’ambiente di lavoro: l’acqua potabile, gli spogliatoi. A tutto questo si aggiunge il discorso salariale. I lavoratori sono stufi, sono sei mesi che si discute e l’azienda concretamente non sta contribuendo a risolvere i problemi e poi non riusciamo a comprendere le ragioni del perché la commissione straordinaria non voglia incontrare chi rappresenta i dipendenti. Ci sono questioni che riguardano la sicurezza e i problemi di salute. Si sta scavando in galleria ad Arquata senza che l’acqua di scarto venga depurata. Manca una regia politica. Abbiamo sempre detto che questa opera si deve fare ma bene, e invece si sta facendo male.“
Anche Tiziana Del Bello, Feneal Uil, ha sottolineato una situazione complicata e trascinata da troppo tempo: “questo è il nostro secondo giorno di protesta perché il consorzio sapeva già le nostre problematiche. Noi abbiamo problemi di salute e sicurezza: si lavora a orari inconcepibili, i contratti sono a termine, i campi base hanno acqua sporca e ad Arquata il depuratore c’è ma non è funzionante. non è possibile andare avanti così. Siamo in sciopero da ieri e il consorzio non si è fatto sentire. I lavoratori vengono dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Sardegna e sono alte professionalità, tutti sottopagati. Non è possibile continuare in questa maniera. Siamo molto, ma molto arrabbiati. Noi abbiamo chiesto più di una volta tavoli a livello regionale e provinciale senza successo. Oggi pomeriggio ci sarà l’assemblea dei lavoratori, domani lo stesso. Se questo atteggiamento del consorzio continuerà in questa maniera noi andremo avanti.“
Sulla stessa linea anche Franco Parisi Filca Cisl, stupito per le carenza in fatto di sicurezza: “nonostante il Cociv sia formato da due aziende tra le più grandi d’Italia ha delle carenze allucinanti dal punto di vista strutturale: cantieri senza spogliatoi o problematiche di interferenze di fase all’interno della galleria“.
Lo sciopero proseguirà anche domani per tutto il giorno.