10 Maggio 2016
22:03
A Cascinagrossa stasera incontro per chiarire il progetto di accoglienza all’ex elementare
ALESSANDRIA – Verrà chiarito questa sera, alle 21, il progetto che ha innescato polemiche a Cascina Grossa e Litta Parodi. Diversi cittadini infatti hanno avviato una petizione per contestare la decisione dell’amministrazione di eleggere l’ex scuola elementare di Cascinagrossa, ora sede della scuola materna comunale, quale luogo per un percorso di accoglienza. Proprio questo ultimo termine ha ingenerato timori e ha indotto alcuni residenti a pensare che il progetto miri a ospitare “profughi o comunque persone senza fissa dimora“. Tutte preoccupazioni però “immotivate“, ha spiegato l’assessore alle politiche culturali, Vittoria Oneto: “i profughi non c’entrano nulla e il progetto riguarda situazioni molto più delicate. Si tratta di casi che prevedono l’accoglienza di donne con bambini in situazioni momentaneamente difficili e che hanno bisogno di un luogo adatto. Se il termine accoglienza viene associato per forza ai soli profughi ci si sbaglia. Spiegherò bene qual è il progetto con la massima serenità anche perché io stessa sono di Cascinagrossa e mia figlia va a scuola lì”.
Alcuni consiglieri comunali d’opposizione hanno tuttavia contestato la modalità con cui la vicenda è stata gestita: “credo che in situazioni de genere sia giusto ascoltare i cittadini – ha spiegato Giovanni Barosini. Devono essere loro a dare il benestare per iniziative del genere. Perché se vengono penalizzati sui servizi sociali a beneficio dei figli, come nel caso della scuola materna, è chiaro che questo crea tensione. Tutto questo rischia di portare non alla inclusione ma all’esclusione. Non si deve imporre nulla ma si deve condividere ogni decisione. Fin dall’inizio questa amministrazione ha parlato di partecipazione e poi ci troviamo di fronte a questi casi“.
L’amministrazione alessandrina cercherà di chiarire la vicenda questa sera, alle 21, all’oratorio di Litta Parodi, grazie a un confronto con i cittadini, ma, ha puntualizzato l’assessore Vittoria Oneto, “dopo un incontro fatto già tempo fa all’asilo. Credo sia importante che la decisione venga presa con coscienza e su fatti e dati reali – ha aggiunto. Il progetto è molto interessante, non è del Comune di Alessandria ma dell’Associazione Abbraccio, presentato alla Fondazione Social e finanziato con 30 mila euro. L’associazione ci ha chiesto uno spazio e noi lo abbiamo individuato nel centro di Cascinagrossa, al piano terra. Un pezzo di quegli spazi era vuoto e quindi abbiamo ritenuto adatto quello spazio, peraltro con un ingresso separato”.
Nello specifico, ha aggiunto Vittoria Oneto, “il progetto prevede l’accoglienza di 3-4 mesi di massimo due donne con rispettivi bambini in età prescolare che hanno bisogno temporaneamente di spazi dove poter rimanere. Può essere il caso di una mamma che vive da sola con un bambino e magari è stata colpita da sfratto in attesa di una casa dell’Atc oppure una madre con un figlio ricoverato all’ospedaletto. Parliamo comunque solo ed esclusivamente di mamme sole con bambini e non di famiglie. Perciò la paura non ha ragione di esistere. Aggiungo anche che nella riunione fatta con i genitori l’associazione Abbraccio ha spiegato che al momento delle segnalazioni si creerà un comitato in cui oltre a un rappresentante dell’associazione e del Comune, si aggiungerà uno dei genitori e un rappresentante del paese. Tutti potranno vagliare se il caso specifico può essere inserito oppure no.
La volontà dell’amministrazione alessandrina di collocare questo progetto a Cascinagrossa parte dalla ritenuta idoneità di un paese per un progetto così delicato. “Nessuno ha mai menzionato i profughi e nessuno ha parlato di uomini perché riguarda solo situazioni femminili proprio per il contesto in cui è inserito. Addirittura è stato proposto un regolamento condiviso e scritto insieme alle mamme della scuola. Noi comunque abbiamo anche delle alternative in Alessandria, ma vorrei che il paese prendesse coscienza della situazione per quello che è. Poi se il paese ritiene di non essere pronto ne prenderemo atto, ma occorre farlo solo dopo una presa di coscienza basata su fatti veri“.
Questa sera alle 21, all’oratorio di Litta Parodi si tornerà a discuterne.
Fabrizio Laddago