6 Giugno 2016
22:00
A Casale la prima tappa del viaggio per l’Italia in carrozzina e “sport estremi” di Danilo e Luca
CASALE – Viaggeranno “a ruota libera” per lo Stivale per dimostrare che i limiti si possono superare e chi è affetto da disabilità “può vivere e non semplicemente sopravvivere”. Danilo Ragona e Luca Paiardi l’hanno scoperto quando nel 1999 si sono ritrovati entrambi nell’Unità Spinale di Torino. Danilo, ha raccontato a Radio Gold, aveva 21 anni quando a causa di un incidente in auto ha perso l’uso delle gambe. Quando è stato dimesso ha “lasciato il suo posto letto” proprio a Luca, anche lui costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente in moto. Da qual momento tra i due è nata una grande amicizia, fatta anche di sfide. Entrambi appassionati di sport Danilo e Luca hanno iniziato a “fronteggiarsi” sulla terra rossa. “All’inizio ce la giocavamo, poi Luca è diventato decisamente più bravo” ha ammesso Danilo che oggi ha qualche difficoltà a battere l’amico, “numero 8 di tennis in carrozzina”.
Dalla terra rossa Danilo e Luca sono presto passati anche alle sfide in acqua e nell’aria perché tra canoa, sci d’acqua e parapendio non si fanno certo mancare sport estremi. “Essere paralizzati non impedisce di fare o diventare ciò che si vuole” ha ricordato Danilo. A 38 anni lui oggi è un designer e imprenditore e il suo amico Luca, di due anni più giovane, non è solo un tennista e un architetto ma anche un musicista, tornato dal tour europeo con il suo gruppo “Stearica” solo due giorni prima di partire per il “Viaggio per l’Italia 2016”.
In un mese Danilo e Luca ora toccheranno 30 città italiane, spostandosi in autobus, con traghetti e aerei. Tappa dopo tappa praticheranno i loro amati sport estremi e si riposeranno in tenda, in alberghi o bed and breakfast. “Sperimenteremo tutte le diverse tipologie di viaggio e di sport e porteremo la nostra esperienza nelle varie Unità Spinali del Paese”. Obiettivo, ha sottolineato Danilo, è proprio raccontare a chi oggi sta cercando di riprendersi dopo un incidente che si può tornare a vivere in autonomia. “La tecnologia ha fatto passi da gigante e sono proprio questi progressi a regalarci la libertà”. Non a caso tra le tappe del viaggio lungo lo Stivale Luca e Danilo hanno fissato diversi incontri anche con alcune aziende in grado di creare accessibilità nuove e concrete con i loro prodotti.
Nei prossimi 30 giorni, intanto, i due viaggiatori si cimenteranno con le “tecnologie” che già oggi rendono possibile praticare sport anche a chi non può utilizzare gli arti inferiori, compreso “pedalare” in mezzo alla natura. Tra le esperienze che Danilo e Luca potranno raccontare in giro per l’Italia ci sarà anche quella provata lungo il tracciato di VenTo che lungo il Parco del Po e dell’Orba collega Pobietto a Casale Monferrato. Proprio la tratta monferrina della dorsale cicloturistica da Venezia a Torino è stata infatti la prima tappa di “Viaggio Italia” partito ufficialmente lunedì da Torino. Con le loro handbike i due viaggiatori ora arriveranno fino a Milano e da lì, tappa dopo tappa, scenderanno fino in Sicilia e Sardegna. “Il nostro viaggio sarà un po’ come la corsa di Forrest Gump per l’America. Chi vorrà potrà correre un tratto con noi e raccontarci la sua storia che noi contribuiremo a diffondere nelle altre città che toccheremo”. Per avere altre informazioni sul viaggio di Luca e Danilo potete visitare il sito viaggioitalia.org
Tatiana Gagliano