21 Giugno 2016
08:01
A Valenza tutti d’accordo sulla lotta alle mafie ma non sul servizio ‘Pomeriggiando’
VALENZA – Se la conosci la eviti. Potrebbe essere questo il motto che sintetizza gli intenti del percorso di formazione contro le mafie intrapreso dal Consiglio comunale di Valenza nella seduta di ieri, lunedì 20 giugno. Il parlamento cittadino ha infatti votato l’adesione all’associazione “Avviso pubblico“, una rete di enti locali che ha come obiettivo principale quello della formazione civile contro le mafie. “Circa un anno fa abbiamo sottoscritto un impegno serio contro le associazioni mafiose – ha spiegato il Sindaco, Gianluca Barbero – a seguito di quell’impegno arriviamo, con l’adesione a questa rete di comuni, ad un passo avanti in questo senso“. Un passo che si concretizzerà principalmente con l’organizzazione di percorsi formativi rivolti ad amministratori, funzionari pubblici e cittadini che si concentreranno su temi connessi alla comprensione ed al contrasto dell’universo mafioso. Un cosmo che “per anni si è pensato come circoscritto a livello territoriale e d’azione – ha specificato il consigliere Giosuè Orlando del Partito Democratico – ma che oggi si è esteso sia a livello geografico che di business e che per questo va contrastato con la sottoscrizione di un impegno concreto“. Un impegno condiviso dai gruppi di maggioranza e minoranza ed approvato con voto unanime.
L’unità d’intenti raggiunta dal Consiglio comunale in tema di contrasto all’illegalità mafiosa, non ha però riguardato altre tematiche trattate a Palazzo Pellizzari, prima fra tutte il destino del servizio “Pomeriggiando“. Il servizio, offerto dal Comune agli alunni delle scuole primarie, che ha come obiettivo principale quello della gestione degli impegni scolastici all’interno della scuola ma fuori dalle ore di lezione. La discussione sul destino del Pomeriggiando è aperta da mesi in città e il Consiglio comunale di ieri sera è stato l’occasione per presentare due mozioni sul tema a firma Movimento 5 Stelle e Lega Nord. “Il Pomeriggiando – ha spiegato Mario Cresta, capogruppo a Cinque Stelle – è un servizio ottimamente funzionante che permette ai ragazzi di svolgere i compiti scolastici e di partecipare ad attività ludiche alleggerendo le famiglie. Eliminarlo per risparmiare non è un buon servizio, perché tutti i risparmi fatti dalle casse del Comune, ricadrebbero sulle famiglie in disagi, baby sitter e impegni ulteriori, perché non dobbiamo assolutamente dimenticare, che questo servizio è utilizzato soprattutto dalle famiglie in cui tutti lavorano, cioè da coloro che creano effettivo benessere per tutti, anche per le casse del comune. “
Nonostante questo è in discussione la possibile chiusura. Eliminarlo per risparmiare non sarebbe una buona scelta perché “i risparmi ricadrebbero sulle famiglie” ragion per cui, ha concluso Cresta, “è necessario trovare ricette alternative alla chiusura“. Della stessa idea Maurizio Oddone, capogruppo della Lega Nord, il quale ha chiesto che “il Pomeriggiando non venga soppresso“. Una richiesta rafforzata dalla presentazione di una Petizione accompagnata da 300 firme.
L’immagine del servizio delineata dalla minoranza si è però rivelata differente rispetto a quella della maggioranza. “Apprendo ora l’amore e la vasta frequentazione del Pomeriggiando – ha detto Paola Levati del Partito Democratico – un servizio che però io ho visto sempre meno partecipato di anno in anno“. Una circostanza nonostante la quale, però, ha proseguito Levati, “l’amministrazione non intende condizionare le scelte educative delle famiglie e neppure risparmiare ma più semplicemente razionalizzare mettendo il servizio stesso in linea con i mutamenti della scuola“. Le parole di Paola Lavati sono state accompagnate dall’analisi e dei numeri dell’assessore alla pubblica istruzione Massimo Barbadoro, che ha specificato come non sia intenzione dell’amministrazione penalizzare “i bambini, i giovani o la creatività“. Il proposito della giunta è piuttosto quello, ha proseguito l’assessore, di ammodernare un servizio che attualmente è utilizzato sui due Circoli e tra tutte le classi da 21 bambini e che per questo difficilmente può essere sostenibile nel suo complesso in futuro. La possibile mancanza di sostenibilità, ha infine concluso Barbadoro, non impedirà tuttavia di mantenere in ogni caso il servizio per chi vi ha aderito in passato.
Diverso invece il discorso per le nuove iscrizioni, rispetto al numero delle quali dipenderanno le sorti future del Pomeriggiando. Ad oggi è infatti soltanto certo che sul tema siano state bocciate le mozioni delle opposizioni in Consiglio comunale, la promozione o meno del servizio si vedrà, come per gli studenti rimandati, a settembre.
Ha collaborato Paride Fusaro