23 Giugno 2016
02:24
Maturità: gli studenti alessandrini dopo la prima prova [VIDEO]
AGGIORNAMENTO ORE 09.10 – Al Classico una versione di Isocrate, maestro di retorica. I ragazzi sono chiamati a tradurre un pezzo sul “Vivere secondo giustizia non è solo corretto, ma anche conveniente per il presente e per il futuro”.
Al Liceo Scienze Umane gli studenti devono illustrare funzione e ruolo dei sistemi scolastici in Italia e in Europa.
ALESSANDRIA – Mercoledì mattina, alle 8:30, tutte le ansie, le preoccupazioni e le paure sono finite. Quando i maturandi si sono seduti per sostenere la prima prova d’italiano, le aspettative di cinque anni di scuola hanno lasciato il posto alle tracce d’esame. Sei ore per trattare un tema letterario sull’alessandrino Umberto Eco, per parlare del voto delle donne nel 1946 o per scegliere e affrontare un saggio breve sui confini, il Pil, l’uomo e lo spazio e il voto femminile. Al termine della prima prova, Radio Gold ha raccolto le testimonianze di alcuni studenti, che giovedì dovranno affrontare la tanto temuta seconda prova.
Il liceo classico Giovanni Plana, dove proprio Umberto Eco studiò, non si è rivelato fortunato per l’intellettuale alessandrino. Solo una decina gli studenti che hanno deciso di affrontare un autore così importante e “che ancora non si studia nel programma scolastico“. Uno di questi, Mario Andrea Vella, è stato uno dei pochi coraggiosi e ha commentato così la decisione di scrivere del saggio di Umberto Eco: “l’ho scelto perché pensavo fosse abbastanza ampio da connettere ad altri autori studiati nell’anno come Svevo, Montale e Moravia. Era un testo che rifletteva gli effetti della letteratura sulla società”. Alberto Torra, invece, non si è sentito di scegliere la prima traccia, bensì il saggio breve sull’uomo e lo spazio (nel video sotto Torra racconta la sua prima prova):
Davide Sponza ha invece scelto il tema sui confini, approfondendo l’aspetto dell’immigrazione. “Potevano dare più documenti per il saggio – ha spiegato”, ma confida in un buon risultato. Edoardo Barison, infine, si è detto “distrutto” dopo quasi sei ore passate a scrivere: “le tracce non erano particolarmente difficili, penso di essere andato bene”, ha chiosato. Autentico boom per i saggi brevi al liceo Saluzzo. Noemi Arinburgo lo ha scelto perché “offriva numerosi sbocchi a livello letterario, ma per quanto riguarda l’attualità mi sarei aspettata un tema sul terrorismo”. Il compagno Marco Garbin si è invece lanciato nel tema tecnico-scientifico: “è un tema che apprezzo molto, lo reputo un qualcosa che va oltre l’uomo”, ha detto. Il saggio breve sul rapporto generazionale padre-figlio è stato invece l’argomento scelto da Fabio Margaria, il quale ha anche aggiunto: “sono partito avvantaggiato perché è il contenuto della mia tesina”. Sempre al Saluzzo, Elena Lusso si aspettava Umberto Eco, ma ha optato per il tema D, quello sull’importanza dei confini.
All’istituto Alessandro Volta, Francesco Perugia ha commentato ai nostri microfoni: “ho scelto il tema sull’importanza del paesaggio perché avevo argomenti da espandere. Non ho fatto Eco perché non è certo uno degli autori più famosi, e nelle scuole non viene ancora studiato. In generale mi aspettavo uscisse un tema su Chernobyl”. Fabrizio Albini Benvenuti era sicuro che potesse esserci una figura letteraria come Eco, ma ha scelto di trattare l’uomo nello spazio perché il più affine alla sua personalità. “Punto al 15”, ha detto secco. Spostandoci all’istituto Vinci, invece, Davide Rangone ha affrontato il cruciale rapporto tra padri e figli, mentre Alberto Zenofonte azzarda questa analisi su Eco: “era un autore veramente difficile da trattare. Probabilmente fosse stato inserito in un saggio breve o articolo di giornale, sarebbe stato scelto da molte più persone”
Infine, al Liceo Scientifico Galilei di Alessandria, i maturandi Ginevra Prati, Valeria Berera, Simone Baralis, Valerio Carozza, Chiara Zoccarato e Martina Luccisano nei seguenti video.