2 Luglio 2016
03:00
Perdersi per ‘ritrovarsi’ nel labirinto del giardino seicentesco di Villa Barbarigo
GALZIGNANO TERME – Lasciarsi conquistare dal fascino dei pittoreschi giardini all’italiana e inseguire profumi e colori unici. Imponenti alberi secolari, artistiche siepi, fiori variopinti e dal profumo inebriante, fontane, laghetti ma anche labirinti e antiche statue. Lo spettacolo della natura in questi luoghi sensazionali è garantito.
Un silenzioso verde che, accompagnato dal solo cinguettio degli uccellini, dallo scroscio dell’acqua e dal delicato fruscio di alberi e rami, può rappresentare per molti la meta ideale per poter trascorrere una giornata spensierata, lontano dal caos della città, o per potersi rilassare all’ombra di intimi boschi. Tra questi romantici e suggestivi giardini, in provincia di Padova, in località Valsanzibio a Galzignano Terme, si trova lo spettacolare Giardino di Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani.
Un giardino monumentale che nulla ha da invidiare agli spazi verdi delle più famose ville nobiliari, castelli e antiche dimore di tutto il mondo, tanto da essere definito “la piccola Versailles italiana”. Il vasto parco storico della villa veneta che comprende anche un labirinto di bosso, richiama allo splendore del’600 ed è caratterizzato dalla presenza di circa 800 piante appartenenti a più di 100 specie diverse e 70 statue scolpite nella pietra d’Istria.
Oltre 10 gli ettari si superficie sul quale si estende il complesso, dove tra sculture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d’acqua e peschiere, l’arte e la cultura che hanno accompagnato negli anni la storia di questo meravigliosa villa barocca diventano ‘palpabili’. ll giardino di Valsanzibio, realizzato tra il 1665 e il 1696, è uno straordinario esempio di giardino simbolico interamente leggibile, emblema della via di perfezione che porta l’uomo dall’Errore alla Verità, dall’Ignoranza alla Rivelazione. Oggi si presenta come uno dei più estesi ed integri giardini d’Epoca, che è valso il primo premio come ‘Il più bel giardino d’Italia‘ nel 2003 ed il terzo più bello in Europa nel 2007.
A dir poco fiabesco, il grande labirinto è stato realizzato con seimila arbusti di bossi secolari e sempreverdi e il suo percorso si articola lungo circa un chilometro e cinquecento metri. Ma l’appunto più curioso è che il labirinto rappresenta la via per ricercare i propri peccati e affrontarli, passando dal vizio alla superbia e via dicendo.