Autore Redazione
sabato
9 Luglio 2016
03:00
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Eventi

Ad Acqui l’atmosfera jazz accompagna l’estate, torna “Impronte jazz”

Ad Acqui l’atmosfera jazz accompagna l’estate, torna “Impronte jazz”

 ACQUI TERME – Ad Acqui Terme la musica jazz lascia sempre il segno. Nella città termale torna, infatti, “Impronte jazz”, la rassegna dedicata alle calorose sfumature del jazz che, dal 9 luglio al 3 settembre, accompagnerà l’estate acquese al ritmo di concerti di grandi artisti e musicisti di alto livello. Un grande festival tra note, suoni e melodie dal successo garantito dalla competenza e professionalità del Direttore Artistico Alessandro Bellati che da anni intercetta gli artisti migliori su piazza.

Sarà questa l’atmosfera che si potrà vivere nel Teatro Romano di via Scatilazzi nei cinque appuntamenti di quello che sarà un cartellone fruibile a tutti, sia per location sia per la gratuità degli spettacoli. Il 9 luglio, sarà Rossana Casale ad inaugurare la rassegna con il concerto “Il signor G e l’amore”  mentre il 23 luglio, saranno Gaia Mattiuzzi & Pasquale Mirra con “Ex Aequo” a salire sul placo acquese. Due, invece, gli appuntamenti di agosto: il 5 agosto, spazio all’esibizione “Piano solo” di Antonello Salis e, il 12 agosto , sarà il concerto di Felice Reggio “Brazilian mood” il protagonista della serata. Infine, toccherà all’ Igor Palmieri Quintet chiudere la kermesse, il 3 settembre.

Si inizierà sabato 9 luglio, al Teatro Romano, alle 21.30 con l’attesissimo concerto ad ingresso gratuito di Rossana Casale che porterà sul palco lo spettacolo “Il Sig. G. e l’Amore”, un tributo a Giorgio Gaber fortemente voluto dalla cantante. Nel concerto dove l’artista si cimenterà anche in due straordinari inediti dell’autore Sandro Luporini: Sostiene lamore ePiove, saranno presenti anche i musicisti Emiliano Begni, Francesco Consaga, Ermanno Dodaro.

Negli ultimi anni, Sandro Luporini ha scritto ancora, e su insistenza di Rossana, ha aperto il suo prezioso cassetto, facendole eccezionalmente il dono di due brani. Due testi inediti che la Casale ha chiesto al musicista Vittorio Cosma di musicare e che lei canta con il peso, l’emozione adulta o il gioco sarcastico che l’autore stesso le suggerisce, riportandoci nuovamente al ‘pensiero gaberiano’.

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