15 Luglio 2016
22:00
Sul palco di Astimusica l’istrionico Capossela
ASTI – Il festival di Astimusica 2016 che ha acceso le luci dei suoi riflettori l’8 luglio e li spegnerà il 19 luglio con Arbore, sta riconfermandosi ancora una volta come una rassegna musicale di grande prestigio con i giovani emergenti e grandi big della canzone sul suo palco. Dopo Al Bano, sabato 16 luglio in piazza Cattedrale, alle 21.30 sarà la volta di una stella del firmamento musicale, Vinicio Capossela che animerà la sera astigiana con il suo concerto accompagnato da un allestimento scenografico rappresentativo del mondo rurale e folkloristico, evocato dalle canzoni del suo ultimo album “Canzoni della Cupa”, recensito dalla prestigiosa rivista britannica “Mojo”, che l’ha definita “la più grande opera di Capossela“.
Il cantautore, poeta, scrittore e polistrumentista nell’ambito del suo nuovo tour “Polvere” con il suo stile ironico, sentimentale e istrionico canterà vecchi successi ma saranno soprattutto i brani del suo ultimo album, uscito a maggio ed entrato direttamente al numero 1 della classifica FIMI/GfK.
Il concerto-spettacolo di “Polvere” con le “Canzoni della Cupa” parla dell’uomo, della sua natura duale, evoca la cultura della terra, il senso della festa, il sudore, la fatica, il sole nel pomeriggio, la tavola imbandita, l’aia in cui ballare per lo sposalizio, ma anche i paesi vuoti, i binari abbandonati. Tutto un tipo di umanità che riconosciamo per appartenenza.
Un ampio repertorio, surrealista, metafisico che si rifà ai modelli del blues aspri e deliranti, alle “chanson” jazz,al teatro di Brecht, a melodie mediterranee e e balcaniche con pantomime circensi e atmosfere crepuscolari.
Capossela sarà accompagnato da 10 musicisti; Glauco Zuppiroli (contrabbasso, guitarron), Mirco Mariani (mellotron, batteria, cymbalon), Alessandro “Asso” Stefana (chitarra, banjo), Victor Herrero (chitarra battente, chitarra elettrica, chitarra classica, vihuela), Agostino Cortese “Ago Trans” (cupa cupa, grancassa), Antonio Vizzuso (cupa cupa, tamburi), Enza Pagliara (voci e tamburi), Giovannangelo de Gennaro (voci, viella, aulofoni, tamburi), Sergio Palencia e Angelo Mancini, i “Mariachi Mezcal” (trombe).