22 Luglio 2016
22:00
I ristoranti più pazzi e particolari d’Italia
ITALIA – La qualità di un piatto non è tutto. Infatti, se da un lato quando si parla di cibo il palato assume il comando dall’altro anche l’occhio vuole la sua parte.
Non sempre, la buona cucina viene messa al primo posto, contano tanti altri aspetti per far sì che la tradizionale cenetta si trasformi in un’esperienza indimenticabile, fuori dagli schemi. In questi tempi sono la stranezza e l’esclusività del luogo, l’atmosfera particolare, la creatività e la sperimentazione, a fare la differenza. Un’originalità, contornata da un pizzico di pazzia, che rappresenta la filosofia e l’essenza di alcuni ristoranti sparsi qua e là per l’Italia.
A dir poco curiosi e stravaganti, e in un certo senso strani, questi locali sopra le righe, si dimostrano l’alternativa ideale per uscire fuori dagli schemi e trascorrere una serata che vi lasci a bocca aperta.
“L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità” citava Marylin Monroe. Una formula di successo che i ristoranti più stravaganti e particolari d’Italia hanno saputo cogliere appieno.
Ecco allora una lista di quelli che certamente non sono i ‘soliti ristoranti’:
– Ciabot (Rivanazzano, Pv)
È ricavato in una piccola e antica torre di difesa. Gli interni rustici, il soffitto altissimo, le travi e i tavolacci in legno gli donano l’aria da antica osteria per viandanti. Il protagonista di questo ristorante non è il menù bensì il servizio: l’aperitivo viene servito direttamente nella bocca dei commensali con una vecchia pompa a spalla per fertilizzanti; i ravioli sono portati in sala con un trattorino adeguatamente truccato per le impennate; il risotto e i secondi vengono serviti con carriole e cazzuole da muratore; l’ammazzacaffè si beve con degli imbuti. Il dolce della casa non è presentato nel migliore dei modi: nero, cremoso e servito in vasini da notte, ma pare sia gustoso. La chicca è che a fine serata, tutta all’insegna di canti e balli, entrano in scena i ciuchini del Ciabot, che oltre a fare incetta di foto e carezze sono ben contenti di papparsi gli avanzi.
– L’Italo Americano (Cerro Maggiore, Mi)
All’alternativo ristorante L’Italo Americano di Cerro maggiore, piccola cittadina a pochi chilometri da Legnano, non solo la mente si spoglia. Da metà luglio, infatti, il locale milanese che di solito offre ai suoi clienti i tipici piatti della tradizione gastronomica italo-americana, ogni venerdì cambia veste per mettersi letteralmente a nudo e proporre una vera e propria cena gourmet nudista a lume di candela. All’Italo Americano si arriva al venerdì, ci si spoglia completamente, e ci si siede a tavola per cenare senza veli, ‘come mamma ci ha fatto’.
– ATMosfera (Milano, Mi)
Il tram rappresenta da sempre uno dei simboli della città meneghina. Così l’Azienda Trasporti Milanesi ha avuto l’idea di rivalutare e restaurare due tram trasformandoli in due ristoranti itineranti su rotaie. Considerati tra i ristoranti più romantici di Milano i tram attraversano i luoghi più belli della città per ammirala in tutto il suo splendore da una prospettiva privilegiata, regalando un nuovo modo di vivere il capoluogo lombardo. Atmosfera possiede interni dal gusto retrò e solo 24 posti distribuiti in tavoli da 2 o da 4 persone. Per il pranzo e per la cena si possono scegliere tre diversi menù: carne, pesce e vegetariano.
– A Luci Spente (Milano, Mi)
È l’oscurità assoluta la peculiarità di questo ristorante presente a Milano, Parigi, Londra, Barcellona, New York e San Pietroburgo. Un locale molto particolare dove si mangia completamente al buio. Oltre ad offrire un’esperienza bizzarra il locale sensibilizza le persone sulla cecità. Qui ci si rende conto di cosa voglia dire affidarsi e, fidarsi, ad altre persone, muovendosi senza punti di riferimento e contando solo sugli altri sensi.
– Ristorante Lo Convento (Arnad, Ao)
Il locale è ricavato da un convento gotico romano del 1100 e l’arredamento interno è caratterizzato da pareti piene di oggetti, cartelli, frutta e quadretti. Come camerieri troverete i frati e suore e dovrete mangiare “quello che passa al convento”.
– Osteria senz’Oste (Santo Stefano di Valdobbiadene, Tv)
Tra i monti della Valdobbiadene esiste uno dei ristoranti più originali al mondo, un’osteria “fai da te”. In questo locale la porta è sempre aperta e non c’è mai il proprietario. Ci si serve da soli e si lascia un’offerta. Cibo e vino qui sono in abbondanza.
– L’è Maiala (Firenze, Fi)
Quest’osteria è il primo ristorante anti crisi dov’è possibile pagare la cena con merci e oggetti vari, preferibilmente artigianato locale o prodotti alimentari certificati.
– Cena in prigione (Volterra, Pi)
Un ristorante realizzato all’interno del carcere di massima sicurezza della Fortezza Medicea. Qui si mangia circondati da guardie armate, torrette di avvistamento, con tanto di galeotti-camerieri e cuochi sorvegliati a vista dalle guardie carcerarie.
E voi conoscete qualche ristorante bizzarro? Se sì suggeritecelo.