25 Agosto 2016
08:55
I Vigili del Fuoco nelle zone maggiormente colpite dal sisma: “è dura, ma la nostra missione è aiutare le popolazioni” [FOTO]
AGGIORNAMENTO ORE 17.45: Di seguito altre immagini dell’intervento dei Vigili del Fuoco di ieri sera nei luoghi terremotati.
AGGIORNAMENTO ORE 14.30: In basso altre immagini scattate dai Vigili del Fuoco di Alessandria, impegnati mercoledì sera durante le operazioni (foto in alto) per estrarre una donna di 70 anni dalla macerie, purtroppo deceduta.
PESCARA DEL TRONTO – Da quando sono arrivati i Vigili del Fuoco del Comando provinciale non hanno smesso un secondo di scavare tra le macerie, perlustrare vie e strade di città trasformate in cumuli di pietra dal violentissimo terremoto che ha devastato il Centro Italia, spezzando centinaia di vite. Lo scenario a Pescara del Tronto e ad Amatrice è devastante ma i 13 uomini del Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Alessandria non possono abbandonarsi all’emozione. Loro, ha spiegato Ciro Bolognese, sono “soccorritori” e devono pensare solo alle persone ancora sotto le macerie e a chi ha perso tutto. “La nostra missione è aiutare la popolazione nel migliore modo possibile e farlo prima possibile. Le emozioni dobbiamo lasciarle ad un altro momento”. La voce, però, tradisce i profondi sentimenti di chi nelle ultime ore ha visto interi paesi letteralmente rasi al suolo. Il nucleo specializzato che ha raggiunto le zone colpite dal sisma sta ancora facendo ricognizioni e valutazioni sul danneggiamento di edifici e strade ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, gravemente colpite, e nelle prossime ore proseguirà questa attività ad Accumuli e poi ad Amatrice. La sezione operativa dei Vigili del Fuoco di Alessandria ieri sera ha invece scavato senza sosta a Pescara del Tronto per estrarre una donna di 70 anni dalla macerie, purtroppo deceduta. Questa mattina i vigili alessandrini sono ancora lì, scavando senza sosta per estrarre le persone sotto le macerie dell’albergo di Pescara del Tronto. “Quello che vediamo oggi in queste zone è quanto avevamo già visto sette anni fa a L’Aquila e, purtroppo, so che il bilancio delle vittime si avvicina di ora in ora a quello del sisma in Abruzzo. Sono piccoli paesi con tante frazioni dove molte abitazioni sono seconde case di chi trascorreva lì le vacanze. Si fa quindi anche fatica a capire quali abitazioni fossero abitate la notte del sisma e i cani da ricerca sotto macerie sono in grado di individuare solo persone ancora in vita”. Purtroppo, ha aggiunto l’ingegnere dei Vigili del Fuoco di Alessandria, con il passare delle ore diventa sempre più difficile trovare altri sopravvissuti. “In questi paesi le abitazioni erano prevalentemente in pietra e si sono ridotte a cumuli da sassi e macerie che hanno sepolto tutto. Qui, a Pescara del Tronto, metà del paese non esiste più. Lo scenario è grave, così come quello di Amatrice dove si trovano gli altri colleghi del Comando provinciale che mi hanno descritto uno scenario identico a quello visto nel 2009 a Onna”. I Vigili del Fuoco di Alessandria, così come sette anni fa, non si scoraggiano e continuano senza sosta ad aiutare e aiutare. Almeno per cinque giorni, ha spiegato ancora Ciro Bolognese, i soccorritori lavoreranno 24 ore su 24. “Poi, dopo il recupero di tutte le persone scatterà la seconda fase, che dura circa 10 giorni, e che prevede demolizione e rimozione delle macerie e assistenza alle persone che riusciranno a recuperare qualche oggetto in quel che resta delle loro case. Poi inizieranno le opere per la conservazione del patrimonio rimasto. Abbiamo tanto lavoro davanti che durerà almeno qualche mese”.