Autore Redazione
giovedì
13 Ottobre 2016
07:35
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Cronaca - Alessandria

Addio a Dario Fo protagonista anche di un caso buffo ad Alessandria

Addio a Dario Fo protagonista anche di un caso buffo ad Alessandria

ALESSANDRIA – Oggi il mondo piange Dario Fo, incredibile genio teatrale, premio Nobel ed espressione massima del talento e della creatività artistica italiana. L’elenco potrebbe ancora continuare per un personaggio mai scontato e capace di far discutere, sempre. Discussioni che investirono anche Alessandria, città che lo ospitò non senza destare scalpore. Era il febbraio del 1997. Il suo arrivo era previsto per la rappresentazione della “Bibbia dei villani” al Teatro Comunale ma il consiglio di amministrazione del Teatro si oppose perché l’autore era stato definito anticlericale. Furono giorni di polemiche a sostegno del grande attore in una città governata in quegli anni dalla Lega e con animati scontri politici. La disputa su quello spettacolo provocò azioni eclatanti come le dimissioni di Franco Ferrari, allora direttore del Teatro. Lo fece per contestare la scelta del cda che non approvò la rappresentazione nel teatro della città: “allora io avevo fatto una grossa polemica perché volevo far venire Dario al teatro e la presidentessa si oppose. Questo portò alle mie dimissioni. Ricordo che alcuni giorni dopo la vicenda arrivò in Comune ad Alessandria e io per primo, insieme ad altri, manifestai la mia solidarietà all’artista. Furono giorni animati e la città partecipò molto, contestando la vicenda, ne venne fuori un vero e proprio caso“. Lo spettacolo, per la cronaca, si fece, ma al Teatro Alessandrino, con una grande partecipazione di pubblico.

A distanza di tempo Franco Ferrari sfuma l’episodio di quel febbraio del 1997 ed esalta invece la figura di un grande artista che ora il mondo rimpiangerà: “un grande teatrante a livello mondiale se ne va e quindi siamo tutti colpiti dalla notizia della sua morte. Io ero molto legato a lui perché mi sono laureato in Storia del teatro a Genova con una tesi su di lui e conservo ancora gelosamente la sua dedica. Allora era nel pieno del suo teatro politico. Poi, nel tempo, la sua attività è diventata sempre più letteraria, tanto da portarla al Nobel. Era un attore stupefacente e un artista in grado di inventare linguaggi scenici come quello di ‘Mistero buffo’, in cui un padano completamente inventato raccontava episodi delle Scritture in una chiave abbastanza libera e controcorrente. Abbiamo perso un grande”.

In occasione di un suo spettacolo al Teatro Municipale di Casale, nel 2002, il premio Nobel parlò nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio e ricordò la figura del nonno, un contadino nato proprio nel territorio monferrino. 

Dario Fo è morto a 90 anni. Nel corso della sua vita era stato scrittore e drammaturgo, attore e scenografo, attivista politico e pittore, regista e drammaturgo. Fo era nato a Sangiano in Lombardia e nel 1997 aveva vinto il premio Nobel per la Letteratura. Nel 1954 sposò Franca Rame, con cui ebbe un figlio nel 1955. Rimasero insieme per quasi sessant’anni. Nel 1969 Dario Fo portò per la prima volta in scena il Mistero buffo, che divenne poi la sua opera più famosa.

 

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