19 Ottobre 2016
03:39
Indagine su sanità percepita: dall’indagine Spi Cgil un giudizio buono ma troppa l’attesa per un esame ALLEGATO
ALESSANDRIA – Un giudizio nel complesso positivo ma, sulla sanità ad Alessandria, restano alcune criticità. Questo il quadro tracciato dai risultati dell’indagine realizzata dal sindacato Pensionati Spi Cgil attraverso un questionario compilato da poco più di 900 alessandrini, a proposito della qualità percepita del servizio sanitario. I dati non hanno una rilevanza scientifica ma hanno comunque tracciato uno spaccato interessante di quello che pensano gli alessandrini. La maggioranza degli utenti che ha risposto alle 18 domande in forma anonima ha un’età superiore ai 50 anni. Il periodo di distribuzione del questionario va da Aprile a Settembre. In maggioranza il giudizio tracciato sulla sanità pubblica ad Alessandria si attesta tra la sufficienza (24.1%) e un lusinghiero 8. Il voto 7 è stato il più gettonato (29%). La valutazione sale leggermente se si parla di sanità privata: hanno assegnato un 7 il 27.9%, e un voto 8 il 25.5%, quattro punti in più rispetto alla sanità pubblica.
Inoltre più del 50% ha dichiarato di andare meno di 10 volte l’anno in ambulatorio, mentre il 67% non si è mai avvalso delle visite a casa del medico di famiglia. Proprio l’operato del medico di famiglia, comunque, è ritenuto da “Buono” a “Ottimo” per quasi l’80% degli intervistati.
Il centro Gardella e l’ospedale Civile sono le strutture privilegiate in caso, rispettivamente di un esame specifico o di visita specialistica. Tra i difetti riscontrati in entrambe le due situazioni, però, il 75.7% evidenzia i lunghi tempi di attesa, mentre il 25.9% lamenta difficoltà di prenotazione.
Tra il 32% degli intervistati che ha dichiarato di essersi poi recato al Pronto Soccorso di Alessandria, il giudizio sulla qualità dell’assistenza spazia dall’Ottimo (21.3%), Discreto (27.2%) al Buono (46%).
“La maggioranza degli intervistati si fida del nosocomio alessandrino” ha sottolineato Cesare Ponzano, del direttivo Spi Cgil “resta un grande spazio di contrattazione sociale sul ruolo dei medici di famiglia, dei poliambulatori, sulle funzioni dell’Asl che vanno assolutamente aggiustate e modificate così da decongestionare Pronto Soccorso e Ospedale, e innalzare ancora di più la qualità del servizio.”
“Con questa indagine lo Spi Cgil ha fatto un lavoro encomiabile” ha sottolineato il segretario generale Tonino Paparatto “la sanità alessandrina viene percepita positivamente. Questo lavoro è uno strumento importante per aprire la discussione su chi si occupa di sanità per migliorare le cose. Certo, questo percorso di confronto sarà fatto in sinergia anche con Cisl e Uil.”