21 Ottobre 2016
03:16
Confindustria Alessandria: “L’economia peggiora ma continuiamo a investire” [VIDEO]
PROVINCIA – Una diffusa incertezza influenza la tendenza dell’economia nel trimestre d’autunno, e le aspettative degli imprenditori restano prudenti. Sono meno ottimistiche, rispetto ai mesi precedenti, le attese dell’industria alessandrina, a fronte di un evidente peggioramento del clima, che è caratterizzato in particolare da un rallentamento della crescita in Europa. E’ un segnale forte, che si allinea alle rilevazioni di tre mesi fa fra le imprese locali, e che emerge anche dalle recenti analisi a livello regionale e nazionale. Tuttavia, gli indicatori previsionali delle imprese manifatturiere del nostro territorio, evidenziano la tenuta della propensione ad investire e di alcuni comparti produttivi, pur in un quadro complessivo a luci ed ombre.
Lo attestano i risultati della 168a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre ottobre-dicembre 2016.
In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione è a –2, quello della produzione a –2, l’indicatore degli ordini totali è a –5, e quello degli ordini export a –7. E’ negativa la previsione della reddività a –7. La previsione di ricorso alla cassa integrazione resta bassa ed è segnalata dal 10% degli imprenditori del campione, così come sono sempre in netta maggioranza gli intervistati (il 76%) che prevedono invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti conferma un discreto andamento e si fissa al 72% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è sempre elevata ed è dichiarata dal 70% degli intervistati. Si conferma in discesa il ritardo negli incassi che è segnalato dal 36% degli imprenditori, mentre il 74% ha lavoro per più di un mese. I settori produttivi più rappresentativi prevedono andamenti diversificati, con dati migliori rispetto all’indagine generale per i settori della chimica, della gomma-plastica e dell’alimentare, un comparto, quest’ultimo soggetto a stagionalità, e che mostra dati tutti positivi. La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese presenta riscontri nel complesso non sfavorevoli, con previsione di occupazione sostanzialmente stabile a +5 così come il livello di attività, mentre i nuovi ordini diminuiscono a –6, e scende sotto lo zero il dato per la redditività. Scende la previsione di utilizzo delle risorse e si accorcia il portafoglio degli ordini acquisiti.
In questa indagine è stata inserita anche una rilevazione speciale sull’effetto della “Brexit”: la maggioranza degli intervistati, il 54,4%, giudica “non valutabile” l’effetto Brexit sulla propria impresa, e il 43,8% prevede che non avrà nessuna ricaduta sulla propria attività. Questi dati sono allineati a quelli registrati a livello regionale.
I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato centodieci aziende associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 20 ottobre ad Alessandria dal Presidente di Confindustria Alessandria, Luigi Buzzi, e dal Direttore, Fabrizio Riva.
“Il peggioramento del clima registrato dalla nostra indagine congiunturale ricalca perfettamente le previsioni emerse anche a livello regionale e nazionale – commenta Luigi Buzzi, Presidente di Confindustria Alessandria – L’ultima indagine del Centro Studi di Confindustria sulla fiducia fra le imprese manifatturere rileva come siano “meno favorevoli le aspettative e ciò non preannuncia un andamento vivace dell’attività nei mesi autunnali”. Le indagini qualitative condotte presso le imprese manifatturiere italiane descrivono un contesto debole e caratterizzato da estrema incertezza, e le valutazioni degli imprenditori restano prudenti. Forniscono una spiegazione all’attuale congiuntura le recenti parole di Barack Obama: “Credo che le misure di austerità abbiano contribuito al rallentamento della crescita in Europa. In certi Paesi abbiamo visto anni di stagnazione, che ha alimentato le frustrazioni economiche e le ansie che vediamo in tutto il continente, soprattutto tra i giovani, che hanno più probabilità di essere disoccupati”. Lo scenario attuale, dunque, senza interventi correttivi, rischia di alimentare nuove frustrazioni economiche e nuove ansie. Ebbene, a voler cercare una nota positiva, possiamo dire che dovremmo sapere cosa non si deve (di nuovo) fare”. Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, aggiunge: “Tra i dati positivi che emergono dalla nostra indagine è importante sottolineare, in particolare, la tenuta del grado di utilizzo degli impianti e della propensione ad investire, e quest’ultima, nel raffronto con i dati regionali mostra anche indici migliori per il nostro territorio rispetto ad altre aree piemontesi”.
L’indice di previsione dell’occupazione è a –2 (era –1 lo scorso trimestre), quello della produzione è a –2 (era –12), gli ordini totali a –5 (erano –11), gli ordini export a –7 (erano –1). La redditività a –7 (era –11). La propensione ad investire è indicata dal 70% degli intervistati (era 72% tre mesi fa) e il grado di utilizzo degli impianti è al 72% della capacità (era 72%). Il ritardo negli incassi è dichiarato dal 36% degli imprenditori (era il 37%). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è segnalata dal 10% del campione (era il 9%). Ha lavoro per più di un mese il 74% degli intervistati (era il 77%). Questo il quadro dei settori produttivi:
Metalmeccanico: l’indice dell’occupazione è a –12 (era zero), la produzione a –17 (era a –3), gli ordini totali a –11 (erano –9), e gli ordini export a –17 (erano +3). Chimica: l’occupazione a +10 (era –9), la produzione a zero (era zero), gli ordini totali a –10 (erano zero), e ordini export a zero (era –10). Gomma-Plastica: l’occupazione a –8 (era a zero), la produzione a zero (era –8), ordini totali a zero (erano –8), ordini export a zero (era +9). Alimentare: l’occupazione a +18 (era –15), la produzione a +27 (era –15), ordini totali a +27 (erano a –15) e ordini export a +10 (erano +16).