26 Ottobre 2016
22:00
Le reazioni della politica dopo gli arresti per gli appalti del Terzo Valico
PROVINCIA – Prime reazioni politiche alla bufera che si è abbattuta sul Terzo Valico e sulle grandi opere. La Guardia di Finanza mercoledì ha eseguito quattordici arresti, tra cui quelli nei confronti di dirigenti ex dirigenti di Cociv, e numerose perquisizioni nell’ambito di un’inchiesta su una serie di appalti truccati per la realizzazione del Terzo Valico. Dopo la maxi operazione della Guardia di Finanza e della Procura di Genova, cui si aggiunge il filone di accertamenti paralleli dei Carabinieri e della Procura di Roma su commesse pilotate per la realizzazione di grandi opere, i senatori alessandrini del Pd Daniele Borioli e Federico Fornaro e il collega Stefano Esposito hanno chiesto “un’azione azione di responsabilità da parte dello Stato”: “la tempestiva nomina di un commissario straordinario che subentri da subito nella responsabilità della gestione delle attività relative al Terzo Valico”.
Per il Movimento 5 Stelle Alessandria, però, “l’unica richiesta opportuna“ dopo la maxi operazione è quella di “fermare il Terzo Valico“. Memori di quanto accaduto all’epoca di Expo, “nonostante un commissario straordinario” i pentastellati alessandrini, tramite il capogruppo in Consiglio Comunale Andrea Cammalleri, hanno rimarcato la loro “assoluta contrarietà” a un’opera “inutile e costosissima, che vedrà decuplicare i suoi costi a seguito del ritrovamento dell’annunciato amianto“. Anche per i colleghi pentastellati in Regione, Paolo Mighetti e Francesca Frediani, la proposta dei senatori del Pd di nominare un commissario straordinario non è la risposta alle inchieste sugli appalti truccati perchè, hanno puntualizzato i due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, “al Terzo Valico non serve un commissario, ma un intero Commissariato di Polizia”.
A chiedere lo stop dei lavori dopo gli arresti di mercoledì è anche il capogruppo di Sel in Consiglio Comunale ad Alessandria, Renzo Penna che ha inoltre sollecitato il Commissario per il Terzo Valico, Iolanda Romano, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rfi e Regione Piemonte “a sospendere o cambiare radicalmente l’ordine del giorno” dell’incontro di sabato 29 ottobre al Centogrigio di Alessandria. Dopo gli arresti, per Sel il tema non può essere quello dei 60 milioni di finanziamenti da sfruttare sul territorio, ma come garantire “la salute degli abitanti della provincia, in particolare, dall’inquinamento da amianto” e tutelare “lavoratori e i cittadini dalle organizzazioni del malaffare che se ne fregano dello ” sviluppo del territorio”, di migliorare l’economia, l’ambiente e il turismo dei nostri luoghi”.