Autore Redazione
lunedì
31 Ottobre 2016
23:00
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Eventi - Alessandria

“Centoundici nuvole”: alla Ristorazione sociale uno spettacolo sulla tragedia della diga di Molare

“Centoundici nuvole”: alla Ristorazione sociale uno spettacolo sulla tragedia della diga di Molare

ALESSANDRIA – Riflettere per non dimenticare. È questo l’intento dello spettacolo “Centoundici nuvole” che debutterà giovedì 3 novembre, alle 21.30, alla Ristorazione Sociale di Alessandria, in via Milite Ignoto.

Una messa in scena di Ian Bertolini sulla tragedia della Diga di Molare (13 agosto 1935), inserita nella rassegna teatrale “Voglia di teatro” che vede la direzione artistica di Laura Bombonato e quella organizzativa di Peppino.  Un racconto dal fascino onirico tra malinconia e amara memoria dove sono presenti anche momenti ironici, che narra in modo fluido una vicenda quasi dimenticata, in cui i fatti reali del passato si confondono con la fantasia del presente.

In Loc. Olbicella ( Molare), il 13 Agosto 1935, la diga di compensazione progettata dall’ingegner Gianfranceschi, luminare dell’ingegneria Milanese, crolla. L’ondata immane, in breve tempo, raggiunge l’abitato del Borgo di Ovada trascinando con sè tutto quello che trova lungo il percorso. Oltre ai danni materiali a case, cascine e fabbriche, il bilancio totale delle vittime sale a 111, senza contare i dispersi.

Un uomo, apparentemente giovane, ma profondamente segnato dalla vita, racconta la sua storia a Nina, la bambina che crede di tenere per mano. Inizia il suo racconto dalla sua infanzia, segnata da una povertà contadina e da quell’ambiente agreste che lui credeva essere il suo mondo felice.

I racconti sono confusi, dettati dalla sua malinconia e dalla memoria amara che si porta dentro. Racconta in prima persona i fatti che precedono la costruzione della diga, dal progetto dell’ingegner Zunini, sino al disastro. Si impersonerà quindi nell’ingegner Gianfranceschi , nel guardiano della diga, oppure in un soldato della prima guerra mondiale, lasciando così spazio anche alla storia con la S maiuscola ricordata nei libri. Il racconto avviene in maniera semplice, come fosse un ricordo lontano di un nonno alla sua nipote più cara.

L’epilogo svelerà che lui in realtà è in balia dei ricordi, o forse un ricordo stesso destinato a morire. Nina non esiste, è frutto della sua immaginazione, il futuro destinato a dimenticare il passato.

Ingresso a offerta a partire da 5 Euro.

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