30 Novembre 2016
02:28
Il sole brilla ma il fango è ancora lì. In via Margiocchi i danni sono uguali a quelli del 1994
ALESSANDRIA – Anche se il cielo sorride e il ricordo del maltempo si sta asciugando al sole c’è una via ad Alessandria che non ha scordato nulla e anzi, ancora si lecca le ferite. Si tratta di via Margiocchi, dietro via Torino. In quella zone venerdì scorso l’acqua della Bormida ha allagato i campi e inondato cascine e attività agricole. Un vero e proprio disastro, tangibile a giorni di distanza.
Il fango ha raggiunto, in alcune abitazioni, il primo piano degli edifici causando, ha spiegato Giorgio Nano “danni identici a quelli del 1994. L’acqua è arrivata 60 centimetri più giù ma in realtà la devastazione è stata la stessa. Mobili, computer, dischi, attrezzi, tutto è andato distrutto e qui è impossibile immaginare di poter tornare a vivere prima della primavera”. I segni della devastazione sono tangibili e l’odore del fango misto all’umidità è esattamente lo stesso del novembre 1994. “Se non si viene qui non si capisce cosa è successo veramente. Io adesso sono costretto a vivere altrove, da parenti, perché questo posto ormai è impraticabile“.
La situazione è identica anche nell’azienda agricola di Marco Frandini: “non sappiamo ancora quanti danni abbiamo subito perché stiamo verificando in questi giorni ma sono tanti, veramente tanti. Dobbiamo ricominciare da zero come accadde nel 1994. L’acqua ha dato il meglio di sé, siamo un filo indietro rispetto a quel maledetto mese. Se avessimo avuto un minimo di preavviso – ha aggiunto amareggiato Marco Frandini – avremmo almeno limitato i danni. Nel magazzino abbiamo tolto un po’ di fango ma abbiamo perso i sacconi dell’erba officinale, un’annata di lavoro da buttare.”