4 Gennaio 2017
12:43
Meningite, ma non contagiosa, a Casale. “Nessun pericolo per la popolazione”
CASALE MONFERRATO – Una donna di 62 anni è attualmente ricoverata all’ospedale di Alessandria per una forma non contagiosa di meningite. La paziente è stata trasferita dal Pronto Soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato in conseguenza della chiusura, avvenuta il 31 dicembre, del reparto di malattie infettive.
Ieri a Casale si era subito diffusa una forte preoccupazione tra diversi cittadini, culminata anche in notizie allarmistiche false. Un timore ingiustificato però visto che, è stato spiegato anche dal sindaco casalese, Titti Palazzetti, non esiste alcun rischio per la popolazione. La meningite da pneumococco, forma contratta dalla paziente, infatti non rientra tra quelle infettive.
Rassicurazioni sono giunte anche da Vittorio Demicheli della Direzione Regionale della Sanità: “è un caso non contagioso e che quindi non si trasmette da una persona all’altra e perciò non scatta alcuna misura particolare di profilassi. Non solo, dal punto di vista epidemiologico si tratta di una forma che si verifica in 200 casi all’anno. La situazione delle meningiti pneumococciche in Piemonte è sotto osservazione da almeno un decennio ed è sotto la media nazionale. Noi, nella nostra regione, registriamo 4 casi ogni 100 mila abitanti e perdiamo un 1% all’anno di casi quindi leggera e costante regressione. Questo grazie – ha aggiunto Demicheli – a una importante campagna di vaccinazione sui nuovi nati”.
Demicheli ha quindi ribadito l’importanza delle vaccinazioni su cui si investirà ancora nel 2017: “la vaccinazione antipneumococcica viene offerta in maniera gratuita a tutti i nuovi nati e da quest’anno, in autunno, partirà anche la vaccinazione sui soggetti ultra 65enni.”
Tornando sul caso di Casale il dottor Demicheli ha ribadito come “non ci sia alcun pericolo per la popolazione. Il caso in questione non è contagioso e negli ultimi 20 anni in Piemonte non si sono mai verificate epidemie di meningiti neanche di quelle contagiose; perciò non c’è motivo di allarmarsi. Le meningiti contagiose viaggiano sull’ordine di grandezza di tre casi all’anno, e le meningite pneumococciche un po’ di più ma con una regressione negli ultimi dieci anni. Quindi tutto questo allarme non ha nessuna giustificazione”.