17 Gennaio 2017
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Diciannove mesi per arrivare a destinazione: la storia della lettera di una cittadina di Frassinello Monferrato
FRASSINELLO MONFERRATO – Per percorrere 80 chilometri ci sono voluti 19 mesi. Una lettera, spedita da Alessandria nel giugno 2015, è arrivata a destinazione solo il 12 gennaio. Una storia incredibile che, secondo i sindacati, sarebbe da imputare alla giacenza di tre tonnellate di corrispondenza, alla consegna a giorni alterni della posta e all’epidemia di influenza di questi giorni.
La lettera è stata spedita da una cittadina di Frassinello Monferrato il 21 giugno, indirizzata a Lelia Derenzini, residente a Travacò, in provincia di Pavia. Per la cittadina, abituata a dialogare con la sua ex compagna di liceo, residente nell’alessandrino, si tratta di una storia incredibile: “si tratta di un disservizio inaccettabile, una volta non era così – ha spiegato a Radio Gold – prima avevamo il postino di Travacò e quindi anche il rapporto era più stretto, adesso arriva quello di Pavia. Quando ho visto la lettera mi sono messa a ridere e ho subito chiamato la mia compagna di penna per raccontare la ridicola vicenda.”
Un brutto disservizio che Lelia ha affrontato con il sorriso sulle labbra. Difficile però che l’amicizia di penna possa continuare, d’ora in avanti infatti anziché scrivere delle lettere la signora Derenzini parlerà alla sua amica utilizzando il più immediato e meno romantico telefono “perché assistere a queste situazioni è una cosa inaccettabile“.
Intanto la vicenda allarma anche in vista di nuove sperimentazioni in provincia di Alessandria. Poste Italiane ha infatti comunicato che, dal prossimo mese di febbraio, anche sul territorio comunale di Tortona verrà sperimentato il sistema del recapito della corrispondenza a giorni alterni. Una novità che ha immediatamente allarmato l’Amministrazione tortonese che ha immediatamente scritto ai responsabili di Poste Italiane “chiedendo la sospensione del provvedimento e un incontro urgente per approfondire le motivazioni di una decisione apparentemente priva di ragione alcuna. Non è assolutamente accettabile, infatti, che un Comune Centro Zona, quale Tortona, con popolazione di oltre 26.000 abitanti, venga equiparato, in termini di servizi ed esigenze, ad Enti di dimensioni decisamente inferiori e con caratteristiche economico-produttive assolutamente non paragonabili. Tale decisione potrebbe infatti rappresentare un disservizio per i cittadini e un potenziale deterrente ai fini dell’insediamento di ulteriori gruppi aziendali, oltre che rallentare l’attività di quelli già presenti”.