19 Gennaio 2017
01:47
Una nuova violenta scossa, la neve, il gelo. Il lavoro della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco nelle zone terremotate
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il Centro Italia non riesce a trovare tregua. Mentre il freddo e la neve continuano a martoriare le popolazioni colpite dal terremoto ieri, mercoledì, è arrivata una nuova violenta serie di scosse. La terra continua a tremare da mesi ma ieri il suolo sotto i piedi ha sobbalzato con prepotenza. Una situazione che hanno vissuto sulla propria pelle anche i volontari della Protezione civile della provincia di Alessandria di stanza a Savelli di Norcia. “Abbiamo percepito nettamente tre violente scosse, la prima di 5.3 e poi altre due robuste. per fortuna siamo in un campo base e perciò in una situazione comunque sicura, ma è stata una esperienza impressionante – ha spiegato Gianni Canepa, volontario della protezione civile.”
Tutto questo non fa che provare ulteriormente dei cittadini che non vedono un futuro: “una signora – ha spiegato ancora Gianni – si è avvicinata a noi e ci ha raccontato di aver fatto sacrifici per tutta una vita per comprare una casa e per comprarla alla figlia. Sono crollate tutte e due e adesso ci ha spiegato, dopo questa nuova scossa, non sa se restare, ricostruire, aspettare. Una situazione terribile”.
Eppure è soprattutto ora che assume ancora più valore il lavoro dei volontari. A distanza di mesi dalla prima scossa i cittadini del Centro Italia hanno bisogno di sostegno e dell’apporto concreto di tante persone. Il Piemonte continua a fornire aiuti e altrettanto fa la Protezione civile di Alessandria. In questi giorni sono venticinque le persone a Savelli di Norcia, al lavoro nelle cucine per consegnare un pasto caldo necessario a fronteggiare le temperature rigidissime che hanno colpito buona parte di quel territorio.
“Il coordinamento di Alessandria è di turno al campo di Savelli – ha spiegato Andrea Morchio della Protezione Civile di Alessandria. In questi giorni facciamo i conti con 60 centimetri di neve in quella zona con temperature che, di notte, sono arrivate anche a -17 gradi. Da domenica sera a ieri la neve è caduta incessantemente. Le tende cominciano ad avere problemi di tenuta e a questo si aggiunge la difficoltà nel raggiungere i vari luoghi. Noi siamo al lavoro con i mezzi portati sabato per eliminare più disagi possibili”.
Il lavoro è su più fronti e da questa settimana nel campo di Savelli è presente il genio dell’esercito “che sta pianificando gli spiazzi per sistemare i moduli abitativi e le case provvisorie.” Una urgenza, quella della ricostruzione, aggravata dalle difficili condizioni meteo che “sta scoraggiando i cittadini colpiti dal sisma che ora cominciano anche ad essere arrabbiati per il protrarsi delle loro condizioni precarie”. Nel campo in cui operano i volontari alessandrini le tende riparano dal freddo ma, ad esempio, i bagni e le docce non sono riscaldate e questo rende difficile anche solo il quotidiano degli abitanti della zona.
Il lavoro della Protezione civile di Alessandria proseguirà fino a sabato “dopo un lavoro encomiabile da parte di tanti volontari arrivati da tutte le parti della provincia” mentre il supporto dalla Regione Piemonte continuerà fino a data da destinarsi.
Continua anche il lavoro dei Vigili del Fuoco di Alessandria nel Centro Italia. Attualmente sono due le unità impegnate a Norcia per il supporto alle operazioni di messa in sicurezza del patrimonio storico artistico e delle abitazioni del centro cittadino, necessarie per la riapertura della zona rossa. Mercoledì pomeriggio sono inoltre partite tre unità dirette in provincia de L’Aquila e specializzate nelle operazioni in ambienti innevati. Il personale fa aparte di un gruppo di intervento composto da 14 pompieri del Piemonte, coordinato dal Capo Reparto alessandrino Giuseppe Briata, esperto nazionale del settore.