14 Febbraio 2017
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Meno tempo per le macchinette: prime sanzioni per chi ha ignorato l’ordinanza a Tortona
ALESSANDRIA – I controlli mirati della Guardia di Finanza di Tortona insieme alle altre forze di polizia del territorio hanno permesso di sanzionare alcuni esercizi commerciali che non hanno rispettato l’ordinanza che ha ridotto la possibilità di utilizzo durante la giornata delle slot machines. I provvedimenti sono scattati nei confronti dei gestori che hanno lasciato le macchinette accese oltre l’orario consentito. Le sanzioni pecuniarie elevate sono nell’ordine di diverse migliaia di euro.
La nuova disposizione del sindaco Bardone è entrata in vigore lo scorso 20 gennaio. Su tutto il territorio comunale è stato vietato l’esercizio del gioco tramite apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici dalla mezzanotte alle 14 di tutti i giorni, compresi quelli festivi, con l’obbligo di spegnere, in quegli orari i vari apparecchi. Inoltre tutti gli esercizi autorizzati, come sale pubbliche per giochi leciti, sale bingo e sale di raccolta scommesse, devono osservare il nuovo orario che impone l’apertura non prima delle 8 e la chiusura non oltre le 24, fermo restando che le macchinette al loro interno rispettino l’orario di funzionamento dalle 14 alle 24.
“Il provvedimento che ho firmato – ha spiegato il sindaco Gianluca Bardone – intende limitare i danni provocati a sempre più persone dalla ludopatia, contenendo il rischio che anche i giovani in età scolare possano avere facile accesso alle sale da gioco. Gli esiti delle operazioni condotte in questa prima fase dal Gruppo Guardia di Finanza di Tortona, che ha rinvenuto numerose persone intente a giocare oltre l’orario consentito, sono significativi della gravità del problema e della bontà della nostra decisione di proseguire in questa direzione e sono un virtuoso esempio di collaborazione tra Istituzioni. Ringrazio tutte le forze dell’Ordine che collaborano fattivamente con l’Amministrazione Comunale verificando il rispetto del provvedimento che mira a tutelare la cittadinanza ed in particolare le fasce più deboli, che alimentano il gioco d’azzardo patologico. Sono certo che questa unità d’intenti produrrà ricadute molto positive per la nostra Comunità”.