27 Febbraio 2017
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Cna dopo la lettera aperta: “non siamo contro nessuno, proponiamo idee e aspettiamo che ci convochi il sindaco”
VALENZA – A due settimane dalla discussione aperta lanciata da Cna sulla crisi del Coinor e di Valenza qualcosa si è mosso. Non troppo per la verità, ma almeno è stato rotto quel silenzio che spesso contribuisce a paralizzare le situazioni impedendo confronti anche aspri ma utili per affrontare i problemi e tentare di risolverli.
“Abbiamo avuto molte attestazioni dai nostri associati e non solo – ha spiegato Giacomo Maranzana, Direttore Cna Valenza. Il fatto che sia stato posto al centro del dibattito la questione relativa alle aree produttive ha avuto ritorni positivi.” (continua dopo il banner)
“Che i tempi della politica non siano consoni a quelli delle imprese la dice lunga rispetto al fatto che il Comune di Valenza possa assumere in fretta o in tempi ragionevolmente brevi delle decisioni“
(Giacomo Maranzana, Direttore Cna Valenza)
Qualche segnale importante è arrivato dall’amministrazione “perché abbiamo ricevuto una telefonata dall’assessore Massimo Barbadoro con cui abbiamo ripreso dei punti di questo documento per il resto stiamo attendendo ancora gli sviluppi che avrà questo tipo di dibattito. Adesso ci sarà molto da lavorare ma da questo punto di vista aspettiamo una chiamata dall’amministrazione comunale“. Il riferimento è in particolare al sindaco Gianluca Barbero “amico personale e degli artigiani – ha aggiunto Giacomo Maranzana. So che è molto interessato su questi temi e sicuramente starà attendendo il momento giusto per convocare le associazioni. Noi aspettiamo fiduciosi. Indubbiamente però la risposta di Barbadoro sul fatto che i tempi della politica non siano consoni a quelli delle imprese la dice lunga rispetto al fatto che il Comune di Valenza possa assumere in fretta o in tempi ragionevolmente brevi delle decisioni“.
Cna ha fatto delle proposte in merito e ora attende azioni: “per favorire la ristrutturazione dei laboratori artigiani dismessi occorre fare operazioni di incentivo. Abbiamo parlato di liberalizzazione delle attuali aree, costrette a cercare imprese orafe che non ci sono. Abbiamo parlato della possibilità di concedere ai proprietari dei laboratori la possibilità di cederli, di formazione professionale, di reti di imprese per andare sui mercati internazionali“.
Maranzana ha anche chiarito che il consorzio non è contro nessuno: “noi non siamo contro Bulgari. Questa cosa è profondamente sbagliata. Non siamo mai ‘contro’ ma sempre ‘per’. Inoltre sarebbe un torto alla nostra intelligenza dire che siamo contrari a quell’insediamento perché rappresenta un fattore estremamente importante per una città come la nostra, per la sua storia e per il suo lavoro. Per di più l’insediamento di Bulgari ha dato vita a una serie di altre operazioni collaterali come la formazione professionale. Noi abbiamo posto un’altra questione, il fatto che si sia promosso un investimento per la costruzione delle aree attrezzate a Ovest per poi, in anni successivi, dirottare a Est tutta una serie di altri investimenti. Un discorso di programmazione“.
“Le parole d’ordine non siamo in grado di proporle tutte ma abbiamo posto una serie di questioni interessanti credo. Abbiamo fatto 40 anni come consorzio e intendiamo arrivare agli altri 40 e poi ancora”.